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Cos'è la Blockchain?

Cos’è veramente la Blockchain?

La Blockchain è stata descritta in molti modi anche con termini molto complessi ma in realtà è una tecnologia molto semplice da comprendere. Non ha nessuna correlazione con la sicurezza, la certezza, la certificazione dei dati, questi dipendono dall’utilizzo che ne viene fatto.

La Blockchain sostanzialmente è un orologio affidabile gestito da migliaia di computer e dispositivi nel mondo ma senza che nessuno possa modificarne l’ora in maniera centralizzata.

Lo scopo principale di una Blockchain non è quello di trasferire o conservare informazioni, per questo esiste già internet, non è di certo quello di certificare la provenienza delle informazioni, per questo esiste la firma digitale, ma lo scopo vero è quello di certificare la cronologia, e quindi l’ordine delle transazioni. Possiamo dire che è un orologio digitale che permette di certificare l’ordine cronologico delle informazioni detto anche registro transazionale.

La Blockchain come orologio certificato e condiviso

Questo permette per la prima volta, a reti distribuite, non solo di passarsi informazioni, questo esisteva già prima con Internet, non solo di passarsi informazioni firmate digitalmente, anche questo avveniva già prima con in Internet e la firma digitale, ma la vera innovazione è quella di trasferire messaggi in un ordine cronologico certificato ed essere tutti d’accordo su questo ordine.

Questo è il passaggio fondamentale che permette alla Blockchain non solo di trasferire informazioni, cosa che già avveniva senza la Blockchain, ma di poter trasferire valore e la proprietà.

Quale è la differenza tra informazione e valore?

L’informazione è qualcosa che io mando e può duplicarsi all’infinito, pensate ad una mail o un file mp3 ogni volta che viene inviato si duplica, mentre il valore è legato al concetto di proprietà, se invio valore devo privarmi della proprietà e cederla a qualcun altro di modo che non sia duplicabile.

Questo introduce anche il principio di scarsità perché non posso duplicare il valore se cedo la proprietà, da qui possono nascere, scambi, contratti, mercati, tutto avviene nel mondo digitale.

La Blockchain è quella piccola parte che mancava ad internet che permette oggi di poter trasferire valore, cosa che non è mai stato possibile ossia trasformare gli oggetti digitali in asset unici e non duplicabili, introducendo il principio di scarsità del mondo fisico nel mondo digitale. Pensate all’oro il valore dipende dalla scarsità, la Blockchain ha creato l’oro digitale.

Blockchain Oro digitale

Questo è il motivo per cui la blockchain è una tecnologia disruptive perché avendo la possibilità di trasferire la proprietà e quindi valore tramite internet tutti i precedenti modelli di business verranno spazzati via, cosi come il denaro ed il sistema bancario nella forma in cui lo conosciamo oggi.

La Blockchain è l’internet del valore, immodificabile, incensurabile ed incontrollabile ma soprattutto aperta a tutte le persone che hanno la possibilità di accedere ad internet.

La Blockchain in realtà è una piccola innovazione tecnologica, in quanto è un insieme di tecnologie preesistenti già dagli anni 90, già super collaudate, ma è una grande innovazione economica, perché di riflesso permette di creare molteplici innovazioni tecnologiche che erano impossibili senza di essa.

Grazie a questo nascono nuovi mercati economici basati su nuove tecnologie danno vita a nuove negoziazioni commerciali, è come un libro bianco da scrivere e qui si ritrova l’importanza del genio umano nel poter creare quello che prima, senza la blockchain, non era possibile creare.

Quando nascono nuovi mercati, il tempo, risulta fondamentale per dare vita a nuove realtà imprenditoriali e beneficiare della curva di crescita nell’adozione delle nuove tecnologie. Per questo le aziende devono iniziare a studiare ed implementare questa straordinaria innovazione, perché possono avere una grande crescita oppure segnare il loro inesorabile declino, libero arbitrio.

Questo è il mio lavoro un ponte tra il vecchio sistema obsoleto ed il nuovo sistema basato sulla blockchain per traghettare le aziende in questa nuova era.

Il mondo ed in particolare quello aziendale è pieno di risorse e cerca avidamente conoscenza, conoscenza dei mercati, delle industrie e conoscenza dei professionisti che sono all’interno di questo mondo che li possano traghettare verso il futuro.

Questa conoscenza non è facile da trovare, perché è una tecnologia ancora nuova, poco conosciuta, e la conoscenza appartiene solo ad una élite ristretta di persone che è sparpagliata e disorganizzata nel mondo. E’ pure difficile da approcciare, questo anche per la tipologia di mindset, cosi come è difficile poter trovare uno standard universale, questo riduce le dinamiche di business.

Proprio per questo le aziende assumono gli scarti di questa élite della Blockchain ed i professionisti della Blockchain tendono a cooperare con aziende minori con le quali trovano un mindset affine.

Seven Business Supply Chain

C’è ancora molta strada da fare, grazie alla mia preparazione ed al background acquisito negli anni, il mio compito e delle aziende con cui collaboro, come Seven Business, IBCcorp, Scaling Parrots…. è proprio questo, essere un ponte tra questi due mondi per far evolvere tutte le aziende che lo richiedono.

La Blockchain si fonde nel mondo

Recessione 2020 a che punto siamo? Ipotesi o realtà?

La recessione del 2020 a che punto siamo

Perché ci sarà una recessione globale? Chi lo dice?

Dal 2016 ad oggi, ho scritto più volte che una recessione globale è in arrivo, ho mostrato in altri articoli quello che i dati del mondo economico dicono, in particolare i report della Federal Reserve, del World Gold Cuncil, che indicano che la recessione arriverà entro il 2021.

Ma perché deve arrivare una nuova recessione mondiale?

La risposta è molto semplice, perché viviamo in un mondo economico basato sul debito, abbiamo politiche monetarie basate sull’emissione di debiti.

I debiti prima o poi devono essere estinti, anche per chi ha un credo più profondo sa che anche a livello del karma i debiti devono essere rimborsati cosi come i debiti di coscienza.

Il debito mondiale globale ha raggiunto il suo livello record, 253 mila miliardi di dollari, pari al 322% del PIL mondiale, come riporta il Sole 24 Ore.Il mondo è sommerso dai deiti

Sapete cosa indica questo dato il 322% del PIL mondiale?

Questo vuol dire che per ogni euro di ricchezza che riusciamo a produrre si generano 322 euro di debiti. In pratica esiste il 322% di debiti in più rispetto alla capacità di produrre ricchezza reale.

Se leggete l’articolo del Sole 24 Ore riportato nell’immagine vi sono alcuni dati importanti da prendere in considerazione.

I nuovi record nelle economie avanzate
Il debito delle famiglie ha raggiunto nuovi record in Belgio, Finlandia, Francia, Libano, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Svezia e Svizzera. Mentre in Canada, Francia, Singapore, Svezia, Svizzera e Stati Uniti si sono registrati nuovi massimi per il debito delle società non finanziarie.

Aggiungerei persino la Svizzera che è sempre stata identificata come un paradiso economico di ricchezza.

Allarme nei Paesi emergenti

Tassi bassi e dollaro debole stanno spingendo l’indebitamento dei Paesi emergenti che ha raggiunto il record nominale di 72mila miliardi di dollari. In forte crescita anche il debito in valuta estera, un eccesso potenzialmente esplosivo sopratutto se in futuro gli Usa dovessero procedere a una normalizzazione dei tassi di interesse (tapering). Sta di fatto che il debito dei Paesi emergenti in valute straniera (prevalentemente in dollari) ha raggiunto il picco di 8.300 miliardi di dollari ed è praticamente più che raddoppiato in appena 10 anni. Nel complesso il debito dei Paesi emergenti, escluso il settore finanziario, ha raggiunto il 187% del Pil con una punta incredibile ad Hong Kong (365%).”

E’ evidente che il mondo intero è in un equilibrio precario appoggiato su di una montagna di debiti.

Di recente uno dei governatori della Federal Reserve ossia la Banca Centrale Americana, ha ammesso che la loro politica monetaria è stagnante è in trappola, non ci sono alternative, sta creando una grande bolla per cercare di sorreggere il sistema. Verrebbe da dire per sorreggere il sistema bancario Americano, ma in realtà questo vuol dire per sorreggere l’intero sistema mondiale.

Viviamo in un mondo basato sul debito, ma debito improduttivo, creare debito su debito non produce ricchezza e gonfia la bolla perché non produce ricchezza reale.

Quante aziende, che sono matematicamente fallite, esistono?

Queste aziende generano costantemente debiti non solo si indebitano maggiormente ma coinvolgendo anche altre aziende, come i fornitori, è come un gatto che si morde la coda, il sistema si aggrava sempre di più.

Ci sono altre notizie esilaranti sui media, come questa:

L'America cresce mai cosi forte

«L’America vince di nuovo, mai l’economia così forte»

Ma perché l’America cresce? Perché la Federal Reserve può stampare tutta la moneta che vuole e la immette nei mercati, quindi immette sempre più debiti improduttivi,  certo apparentemente potrebbe sembrare che la produzione cresca ma in realtà, per quanto detto prima cresce ancora maggiormente il debito.

Negli ultimi 4 mesi la Federal Reserve si è concentrata a salvare il sistema bancario nazionale Americano e quindi impegnata a salvare il sistema bancario mondiale. Ma in realtà non lo sta salvando, sta tentando di ritardare il più possibile la grande recessione mondiale che questo sistema basato sul debito non è più in grado di sorreggere.

Quanto può prolungarsi questo mondo basato su di una montagna di debiti improduttivi?

Questo nessuno può saperlo, tutte le banche centrali stanno facendo di tutto quello che le è possibile fare per portare prolungare questo tempo, ma sarà un bene?

Perché più si va avanti più questa bolla cresce, più il rischio diventa elevato e quindi quando scoppierà più la botta sarà forte.

Dove è visibile tutto questo?

Come ho già spiegato più volte esistono due mercati principali il mercato economico produttivo dove si crea ricchezza reale ed il mercato finanziario dove si creano le bolle.

Oggi ogni amministratore delegato, ogni manager è concentrato a far aumentare il valore delle proprie azioni senza sviluppare strategie di espansione, di innovazione di aumentare la produttività, la vera ricchezza, che è il valore aggiunto dell’azienda.

Prendiamo ancora una volta l’esempio di Tesla, una macchina prodotta a debito, basti pensare che nel 2018 il debito ammontava ad un miliardo, ogni volta che Tesla produce una macchina perde 30.000€, ma le sue azioni continuano a crescere senza un sottostante reale.

Grafico azionario di Tesla

Come è possibile che le azioni di una azienda che produce costantemente debiti, che sulla carta ha tutti i numeri per chiudere, possa crescere, nel mercato azionario, del 50% negli ultimi 4 mesi.

Penso che sia evidente che si tratti di una bolla e di come il mercato finanziario ed il mercato economico siano sempre più distanti, il divario tra questi due mondi diventa sempre più evidente, non è possibile che le azioni crescano senza un aumento delle vendite, o della produzione, il 50% in 4 mesi è troppo, irrealistico.

E cosi lo è per le maggiori aziende quotate in borsa, basti pensare al S&P 500 le 500 maggiori aziende americane.

Vorrei far notare una cosa dal grafico sottostante:

Grafico S&P 500

Come si vede nella parte evidenziata a tra dicembre 2018 e gennaio 2019 vi è stato una perdita del 30%, che ci sta dopo un lungo periodo di salita, ma quello che è impressionante è la velocità in pochi giorni il mercato è crollato del 30%, questa velocità è un indice di quanto sia grande la bolla, che deve scoppiare.

Ma se vedete poi vi è una rapida salita, cosa è successo?

Be verso Natale Trump si infuriato con la Federal Reserve che ha iniziato a stampare carta moneta ed immettere liquidità ed il mercato è salito nuovamente come se nulla fosse successo.

Quindi sono state immesse grandi quantità di debito nei mercati aumentandolo sempre di più, nulla è gratis prima o poi tutti questi debiti dovranno essere pagati.

Prima o poi la bolla scoppierà e vi sarà una ricaduta su tutti, noi compresi, e la botta sarà grande, ma quello che sorprenderà sarà la velocità, non vi sarà neanche il tempo di pensare, di capire quello che sta succedendo, di organizzarsi, di studiare un piano.

Prendetevi un attimo di tempo per osservare i grafici azionari, per leggere gli articoli inseriti e comprendete quanto sono veloci le variazioni.

Non penso bisogni aggiungere nulla i dati si commentano da soli.

Se tutto il mondo economico, come lo conosciamo oggi, crolla, è evidente che ne trarrà beneficio il mercato economico emergente.

Quale è il mercato economico emergente?

Quello legato alla Blockchain, tutto ciò che è connesso alla Blockchain, compresa la sua applicazione più conosciuta, ossia la criptovaluta sarà destinato a crescere, questo perchè alla base vi è un registro transazionale, sicuro ed immodificabile.

E’ ora di iniziare a studiare ed apprendere, perché non c’è più tempo di aspettare o sperare che gli stati risolvano la crisi, ormai tutto quello che potevano fare è stato fatto, non esistono altre alternative, che far scoppiare la bolla e ripartire da zero, nulla di nuovo la fine di un ciclo l’inizio di un altro, come è sempre successo nella storia ed come le altre arriverà improvvisamente e sarà molto veloce.

Quanto vale la tua azienda? ZERO!!!

Quanto vale la tua azienda? Zero!!

Quanto vale realmente una azienda?

E’ un quesito molto complesso. Oggi non è ben definibile quale sia il valore di una azienda, ma quello che è certo è che tra non molti anni se la tua azienda non si sarà aggiornata sfruttando le nuove tecnologie il suo valore sarà Zero, ma ora vediamo ora il perché.

Prima di tutto è necessario capire quale sia il valore di una azienda e come si calcola oggi.

I metodi economico finanziari che si utilizzando per identificare il valore complessivo di una azienda sono diversi e riportano sempre dati anche molto differenti tra di loro, si utilizzano più strumenti cercando di ottenere una stima il più oggettiva possibile del valore reale dell’azienda.

Si può già comprende che oggi non è possibile ottenere un valore reale attendibile di una azienda, ma solo una stima o una media.

Uno dei metodi utilizzato più frequentemente (comunque congiunto ad altri) si basa sull’attualizzazione del reddito medio prospettico. In pratica viene valutata l’azienda in merito al reddito che è in grado di produrre senza considerare nessun’altra variabile.

Vi sono altri metodi come il metodo del valore attivo, il metodo EBIT, comparativo, discounted cashflow.

Riassumendo possiamo dire che non vi è una formula univoca e certa che possa identificare il valore di una azienda, anzi possiamo dire che il valore viene determinato dall’analista o dall’advisor che effettua la stima.

Forse un dato che accomuna tutte le stime di valorizzazione è relativo all’utile di esercizio ed alle previsioni future di vendita.

E’ necessario anche considerare la questione del capitale sociale interamente versato, dove poche aziende lo hanno versato interamente e poche aziende non lo hanno mai usato, basti vedere i capitali sociali delle banche che sono andate in default, dove era sparito? O forse è meglio dire, è mai esistito?

Concludendo oggi una azienda ha un valore che è determinato solo dai consulenti che effettuano la stima ed essendo una stima non è un dato certo.

Il cambio di scenario grazie alla Blockchain

Una azienda ha deciso di attivare la rintracciabilità all’interno di una piattaforma blockchain, vengono automaticamente tracciati i DDT di ingresso delle materie prime, vengono tracciati i processi produttivi ed i DDT di uscita dei prodotti venduti, possiamo dire che è tracciato anche il magazzino ed i materiali di scarto, sono semplici equazioni di massa, che già le piattaforme offrono.

La Blockchain, se fatta bene, garantisce che ogni singolo dato produttivo e di movimentazione sia assolutamente certo e non vi sia la possibilità di manipolazione.

Supponiamo che questa azienda abbia un capitale sociale interamente versato in criptovalute, quindi assolutamente certo e tracciato, quindi è ne è stato tracciato immutabilmente ogni utilizzo.

In conclusione, abbiamo l’assoluta certezza della veridicità del capitale sociale, della produzione, del magazzino, degli scarti quindi, da dati certi e notarizzati possiamo effettuare una valorizzazione certa.

Quanto vale la tua azienda oggi?

In questo momento storico in cui ci troviamo alla base della quarta rivoluzione industriale dove le nuove tecnologie integrate con la blockchain si stanno diffondendo sempre di più nelle unità produttive, se oggi dovessimo fare una valutazione di una azienda avremmo due metodi valutativi.

Il metodo tradizionale, dal quale si ottiene un risultato aleatorio in base all’algoritmo utilizzato è quindi necessaria una stima tra i vari risultati per avere un valore abbastanza attendibile.

Se dovessi sfruttare la nuova metodologia basata sulla blockchain oggi otterrei un dato certo inconfutabile.

Quanto varrà l’azienda in futuro (ormai prossimo)?

Qualsiasi algoritmo di calcolo usi, se l’azienda non sarà dotata di una blockchain per la rintracciabilità dei prodotti e delle movimentazioni il valore sarà sempre ZERO. Perché sarà automaticamente esclusa dal mercato in quanto fornitore di prodotti o servizi non certificati e quindi inattendibili.

Se sarà dotata di Blockchain e magari anche il capitale sociale interamente versato sarà in criptovalute allora il suo valore è certo e certificato.

A cosa serve avere un valore aziendale certificato in Blockchain?

La risposta più semplice è quella di liberarsi dalla schiavitù bancaria, se ho una azienda certificata in blockchain i cui dati sono pubblici (dati di interesse non i segreti aziendali) chiunque può valutare quella azienda in maniera certa, anche il cliente finale. Per esempio questo permette anche di creare una campagna di crowd funding su scala mondiale.

Come una azienda può creare una campagna di finanziamento senza le banche?

Anche in questo caso interviene la blockchain grazie alla tokenizzazione, che in questo particolare caso avviene mediante security tokens già normati dalla FINMA e dalla SEC.

In termini pratici, il valore certificato dalla blockchain dell’azienda viene tokenizzato, ossia diviso in piccole unità digitali, che rappresentano il valore reale di quella azienda. I  finanziatori, grazie ad uno smart contract, danno il loro contributo finanziario ricevendo in cambio una percentuale sugli utili nel tempo.

Ma potrebbe anche essere che l’azienda decida, sempre tramite i security token, di cedere quote digitali di proprietà, ma senza mai cedere la governance.

La tokenizzazione dei beni immobili

Che scenari introduce questo nuovo paradigma finanziario dei Security Token?

Gli scenari cambiano drasticamente. Prima di tutto si abbattono le barriere territoriali, così che un cinese, per esempio, può acquistare Security Tokens di una azienda americana, non vi sono più i vincoli e le censure territoriali.

Ma anche i vincoli di quantità o di costo sono abbattuti, è più facile ricevere 1€ da 50 milioni di persone che 50 milioni da una singola persona o banca.

Anche il marketing cambia, gli stessi possessori dei tokens saranno i primi a pubblicizzare l’azienda, la diffusione dei tokens e la diffusione dei prodotti.

Cambia la velocità di circolazione, il token può circolare ogni secondo all’infinto, mente con le share tradizionali di una azienda è tutto molto più macchinoso, lento e non libero in quanto sono necessari intermediari accreditati, mentre con i tokens non ho bisogno di nessun intermediario è mercato libero.

Più il token circola più il suo valore cresce e quindi si verificherà sicuramente il fenomeno che il valore digitale di quella azienda sarà nettamente superiore al valore reale, fino ad arrivare ad un punto in cui solo il valore digitale verrà preso in considerazione.

Tutto avrà un valore digitale, le prossime generazioni conosceranno solo il valore digitale non sapranno nulla del mercato azionario tradizionale, del valore di un immobile che si acquista presso le agenzie immobiliari, la proprietà di un bene non sarà più basata su un contratto cartaceo, sulla registrazione in un pubblico registro (il catasto) ma sarà data da quanti token di quel bene o di quella azienda posseggo.

Quanto vale la tua azienda? Quanto vale il tuo immobile? Quanto vale l’opera d’arte che gelosamente si custodisce? Quanto varranno in futuro?

Concludiamo dicendo che oggi hanno ancora un valore reale, ma tutto si sta trasformando in un valore digitale normato dalla Blockchain e sarà l’unico valore che verrà accettato.

Questo è quello che già sta accadendo ogni giorno, la tua azienda è pronta ad affrontarlo?

Noi possiamo offrire la consulenza e la messa in opera di progetti basati sulla blockchain sia per la rintracciabilità tramite Blockchain che per la tokenizzazione ed accompagnare l’azienda verso quello che sarà il suo valore digitale, prime che il suo valore reale sia azzerato.

Aggioramento finanziario, a che punto è la recessione globale?

Crisi finanziaria mondiale 2020

Uno dei dati che sicuramente importante osservare è quello relativo ai mercati dell’oro ed in particolare come si comportano le banche centrali.

Il World Gold Council è l’hub del mercato mondiale dell’oro dove transita tutto il metallo prezioso del mondo.

Se analizziamo i dati del secondo trimestre del 2019, notiamo che è il trimestre in cui le banche centrali hanno comprato più oro in assoluto dal 1900 ad oggi.

Report Q2 2019 world gold council

Richiesta di oro Q2 2019

Questo è un dato molto importante, se consideriamo che le valute Fiat dal 1971 ad oggi, non sono più supportate dai metalli preziosi, quindi sono solo valute fiduciarie senza un sottostante reale, questo dato indica che le banche centrali non credono più nella moneta da loro prodotta ed anzi sono consce della crisi che sta per arrivare..

Sanno che la crisi colpirà il vecchio ed obsoleto sistema basato sule valute Fiat, quindi si stanno preparando, stanno facendo scorta di beni rifugio, l’oro è un bene i cui volumi di scambio sono tangibili, mentre le criptomonete non sono identificabili, quindi secondo il mio personale pensiero, sicuramente le banche centrali hanno accantonato anche le criptomonete, perché ormai è inevitabilmente il futuro, mentre è dichiarato il fatto che loro stessi si stanno muovendo per crearle.

Le Banche centrali si stanno preparando alle criptomonete

Ora riportiamo un pò di dati salienti del periodo estivo del 2019:

01/08/2019 1020 uffici postali Croati “Hrvatska Posta” scambiano bitcoin, cosi come all’inizo del 2019 hanno fatto i servizi postali del Liechtenstein

Il 25/08/2019 il governatore Mike Carney lancia l’idea alla banca di Inghilterra di una nuova moneta globale sul modello di Libra che contrasti il potere del dollaro e la crescita dello Yuan.

Il 26/08/2019 la Finma, l’Autorità federale svizzera di vigilanza sui mercati finanziari, ha rilasciato la una licenza bancaria ed una licenza di commercio di security a due aziende fornitrici di servizi basati sulle criptovalute.

Il 26/08/2019 la borsa di Sydney in un comunicato stampa ha confermato che completerà il nuovo sistema di compensazione e liquidazione, basato su blockchain, denominato CHESS entro il 2021, grazie ad un nuovo accordo con la società tecnologica VMware e Digital Asset Holding (DA).

28/08/2019 ore 12.00 Binance, il più grande exchange al mondo in termini di volume, ha avviato Binance Lending. Un meccanismo che offre ai clienti la possibilità di effettuare dei prestiti e di poter guadagnare sugli interessi maturati, aumentando il saldo dei token indipendentemente dall’andamento del mercato.

Binance Lending è davvero semplice e intuitivo da utilizzare. Gli utenti potranno sottoscrivere un abbonamento prestando letteralmente le loro criptovalute guadagnando interessi in maniera davvero facile.”

Come ha dichiarato CZ, CEO di Binance.

Report Finanziario Bloomberg

In questo report bloomberg ha schedulato un calendario dei punti di crisi nel 2019. Se analizziamo quanto aveva previsto nel 2019 molti punti oggi sono realtà che configurano uno scenario economico sociale non ottimale per i cittadini.

Nouriel Roubini, professore presso la Stern School of Business della NYU e Brunello Rosa, co-fondatore e ceo di Rosa & Roubini Associates hanno stilato una serie di analisi che fanno temere che la crisi economica peggiore della storia recente possa ripresentarsi in un futuro ormai prossimo

La loro analisi è intitolata: “The Makings of a 2020 Recession and Financial Crisis. Dopo le pubblicazioni dei più famosi analisti mondiali anche loro si sono espressi scrivendo che siamo alle porte di una nuova crisi finanziaria, secondo i due economisti, e “la domanda più importante è quale sarà il vero fattore che scatenerà la prossima recessione e crisi globali, e quando“.

Libra Association sta lanciando il propria cripto, Alibaba sta lanciando la propria cripto cosi come Telegram, Line, tutte le maggiori aziende del mondo si stanno muovendo in questa direzione cosi come le banche.

Vuoi vedere che è proprio vero che la tecnologia Blockchain sta già governando tutto il mondo, anche se in Italia questa parola, Blockchain, è ancora sconosciuta?

La tecnologia si evolve ad una velocità pazzesca ed i regolatori, gli stati, i vecchi sistemi finanziari, non riescono a seguire il passo dell’evoluzione e sono costretti prima ad attaccare, perché lede il loro potere monopolistico e poi a soccombere ed inseguire.

Tutte questo è ben chiaro e visibile oggi, ovviamente il popolo deve arrivare in un secondo momento, ma questo secondo momento è quando non vi è più un vantaggio sostanziale.

Vorrei rifarmi ad una analogia fatta da Ari Paul, CEO di BlockTower Capital:

Nel 1994 l’email fu identificata come un valore aggiunto, cosi come lo sono oggi le criptovalute. Come l’email nel 1994, le criptomonete sono una tecnologia forte e ben strutturata pronta per l’adozione di massa, ma è ancora molto presto se osserviamo la curva di adozione.

Certo forse può sembrare strano il parallelismo tra le criptomonete e le email. Eppure Ari Paul, CEO di BlockTower Capital, consapevole della discutibilità di questa analogia, propone un’analisi sulla diffusione e adozione delle criptotavlute nella quotidianità.

Ari Paul analogia email criptomonete

Da cosa deriva l’analogia email vs criptomonete?

Come si può leggere nel tweet di Ari Paul, l’email fu inventata nel 1972 dall’ingegnere Arpanet Ray Tomlinson, è stata, inizialmente, un’applicazione “un gioco” per gli appassionati di ingegneria,  ed un piccolo numero di ricercatori scientifici. Così è stato fino alla fine degli anni ’80, quando cominciò a godere di un uso commerciale significativo.

Analogamente, Bitcoin è stato lanciato a gennaio 2009 è stata, sia la prima criptovaluta, sia la prima blockchain. Bitcoin è stata, inizialmente, una curiosità per gli appassionati di ingegneria dal 2009 al 2016. Ad oggi il numero di utenti è in progressivo aumento, così come aumentano i possessori di criptovalute.

Perché il 1994?

Lo ha spiegato Ari Paul. Nel 1994 c’erano troppo pochi utenti su Internet, e la fiducia nel nuovo ecosistema era ancora troppo bassa, anche perché l’infrastruttura di base era ancora molto limitata. Anche lì sembrava essere troppo presto per l’adozione delle email.

Osservando il mondo delle criptovalute, diversi progetti stanno lottando per ragioni simili. C’è ancora troppa poca fiducia nelle crypto e nella blockchain come tecnologia e molta di questa sfiducia è stata volutamente indotta. Anche dal punto di vista della sicurezza gli interrogativi sono ancora molti.

Manca l’ infrastruttura sottostante e manca un sistema normativo che ne consenta la concreta applicabilità.

Nonostante i numerosi attacchi subiti le criptovalute stanno gradualmente maturando ed evolvendosi, la tecnologia diventa più stabile e affidabile: Ma per quanto tempo sarà ancora troppo presto?

Nessuno ha la sfera magica, nessuno può saperlo, ma quello che è certo è che il progresso tecnologico si evolve ad una velocità mai vista, anche la potenza computazionale cresce vertiginosamente, sicuramente la velocità con cui avverrà l’adozione di massa delle criptovalute sarà nettamente superiore all’adozione delle e-email, che ha impiegato più di 20 anni prima di diffondersi.

La crisi?

La crisi potrà avvenire nel 2019 o nel 2020, oppure come indica la Federal Reserve il cui termine limite è il 2021. Nessuno ha la certezza di quando arriverà, ma vi è la certezza che arriverà e sarà necessaria, cosi come è certo che quando avverrà la crisi inizierà l’adozione di massa delle criptomonete e della Blockchain con tutte le sue applicazioni. Si perchè, come è sempre successo nel passato, serve una crisi per demolire il vecchio modello di Business e radicare il nuovo.

Avere le giuste informazioni può fare la differenza per quello che avverrà, per chi accompagnerà il cambiamento sarà un periodo di forte crescita in un mercato emergente e totalmente nuovo.

Analisi finanziaria 2019 – l’inizio di una nuova ERA

Con questo articolo vorrei fare un riassunto di tutte le notizie finanziare emerse nel 2019, perché i numeri ed i dati sono l’unica fonte attendibile di veridicità sullo stato economico finanziario mondiale.

Vorrei iniziare con l’affermazione del Chief Blockchain di Microsoft, la quarta rivoluzione industriale è in atto ed il tipping point è stato raggiunto, ossia il punto di non ritorno. Questo vuol dire che le nuove tecnologie, in primis la Blockchain e tutte le sue applicazioni sono il presente e saranno il futuro, e questo è un dato certo.

Blockchain tipping point

È importante affermare che una rivoluzione industriale è in atto, perché la rivoluzione digitale è “Disruptive” ossia è così forte da poter distruggere i vecchi modelli di business e radicare i nuovi. Se guardiamo alla storia non è nulla di nuovo, ogni rivoluzione industriale necessita di una recessione che resetta il sistema.

Si stima che ogni persona mediamente nella propria vita assista ad almeno 3 recessioni.

Ma quante persone sono informate sulla Blockchian sia da un punto di vista finanziario che industriale?

Grado di conoscenza finanaziaria

Come si evince chiaramente dal grafico in Italia la percentuale è molto bassa, quindi si può comprendere come vi sia molta mala informazione in questa nuova era digitale.

Inoltre anche il main stream infonde informazioni errate al fine di rallentare l’inesorabile declino di un sistema obsoleto.

Ma ora veniamo ai dati reali che ci aiutano a comprendere la realtà del sistema economico mondiale.

I dati principali da osservare, per quanto riguarda le valute, è l’andamento del potere di acquisto nel corso degli anni.

Poter di acquisto di euro e dollaro

Come si vede chiaramente dal grafico il potere di acquisto dell’euro è calato di più del 30%, ma quello più sconcertante è il dollaro che ha perso il 90% del proprio potere di acquisto. Quindi quando si parla di valute speculative, direi che le valute FIAT lo sono per eccellenza, perchè da quando sono state creata non hanno mai mantenuto il proprio potere di acquisto.

Se il potere di acquisto delle valute è calato vuol dire che il potere di acquisto delle famiglie e dei lavoratori è calato, di conseguenza anche il mercato economico cala perchè calano i consumi.

Se consideriamo il report del primo semestre 2019 della Federal Reserve Americana esce un quadro molto allarmante che riguarda anche noi Italiani.

Scrivono, indicando che il disequilibrio dei conti pubblici Italiani mette a rischio globale ossia potrebbe influenzare negativamente la situazione finanziaria degli stati uniti. Scrivono inoltre degli effetti della Brexit, della situazione di stress commerciale della guerra dei dazi tra Cina e Stati uniti hanno avuto un impatto notevole sull’economia mondiale.

Ma il dato più importante riguarda l’indice di recessione è salito fino al 40%, questo indice rileva la probabilità di una recessione nell’anno 2019. Secondo le loro analisi si prevede poi un forte aumento nel 2020 per poi individuare l’anno 2021 come l’inevitabile arrivo di una recessione economica globale.

C’è un altro dato importante di cui parlano ossia che il sistema economico finanziario è particolarmente debole e qualsiasi piccolo shock può innescare immediatamente la recessione. Tutti gli economisti dal mainstream e non stanno scrivendo e prevedendo, sulla base di dati reali, quello che potrebbe accadere prossimi mesi.

Visti i numerosi punti di debolezza del sistema economico finanziario globale può accadere nel momento più inaspettato, come è sempre successo nella storia.

Tutte le banche centrali hanno già provato con tutti i mezzi possibili a scongiurare la recessione, giocando sui tassi di interesse, basti vedere i mutui che vengono concessi al 1,70% fisso. C’è ancora un piccolo margine di manovra, si possono abbassare ancora un pò i tassi di interesse, ma sarebbe ancora più controproducente, perché si metterebbero ancora più in difficoltà le banche. Se saltano le banche il sistema economico va ancora più in difficoltà.

Quindi siamo tutti coinvolti in questa recessione, perché la maggior parte dei nostri soldi sono nelle banche e le carte da giocare per tentare di mantenere il vecchio sistema attivo si stanno esaurendo.

Analizziamo ora un altro dato importante uscito da poco dal BRI. Il BRI è la banca dei regolamenti internazionali, dove tutte le banche centrali fanno capo, in pratica coordina tutte le banche centrali mondiali, compresa la FED e la BCE.

La BRI nel suo rapporto economico annuale (cliccandolo potete scaricarlo in lingua italiana) sostiene che il debito pubblico totale mondiale è passa dal 7% del 2007 al 26% nel 2017, quindi in 10 anni è cresciuto del 19%.

Inoltre nel report si evidenzia come il debito privato delle imprese e delle famiglie delle economia emergenti sia aumentato dal 56% al 105% in rapporto al PIL, cioè raddoppiato. Questo indica che tutto il mondo oggi lavora sul debito e sulla continua creazione di debito che le banche centrali poi devono gestire ed equilibrare.

Inoltre scrivono che il rallentamento economico e molto più forte di quanto si aspettasse e sta creando molta paura sui mercati finanziari, questo è quanto dice la Banca delle Banche centrali di tutto il mondo.

Identificano quattro regioni principali:

  1. Le tensioni commerciali internazionali, quindi le politiche sui dazi e sul protezionismo.
  2. Il rallentamento della crescita economico cinese, la stessa cina che ora cerca di attivare politiche per rallentare la crescita del debito pubblico.
  3. Le politiche restrittive della Federal Reserve che influenzano le economie dei paesi emergenti.
  4. La contrazione economica di molti paesi occidentali tra cui vi è in primis la Germania (basti vedere il calo di produzioni automobilistiche nel primo semestre 2019 -8.1%), ma vi è anche una contrazione economica dei paesi emergenti.

La frase conclusiva che appare nel report indica: Si teme che se la situazione economica mondiale dovesse peggiorare, il sistema economico mondiale di deteriorerebbe ancora di più con impatto economico che si aplificherebbe attraverso il sistema bancario, cosa che sta già accadendo basta vedere la Deutsche Bank e Unicredit.

Come abbiamo visto tutti gli organi istituzionali confermano che la recessione è in arrivo, ma che portata potrebbe avere? Nessuno può fare una previsione accurata di quello che accadrà, ma ancora una volta analizziamo i dati storici, con questo articolo del Wall Street Journal.

Wall stree journal indice di crisi

Questo grafico riporta gli indici in negativo degli asset class nel corso degli anni dal 1901 ad oggi, analizzando si vedono i picchi più elevati in corrispondenza delle varie crisi e delle rivoluzioni industriali, inoltre è riportato l’indice del 2018.

Non credo, serva un economista per comprendere che prima di ogni rivoluzione industriale sia necessaria una crisi che resetta e distrugge i vecchi modelli di business per attuare quelli nuovi, ma nel 2018 si è visto il picco maggiore dal 1901 ad oggi è molto probabile che questa crisi sia anche la peggiore dal 1901 ad oggi.

Quindi non c’è da stupirsi se il mainstream non divulghi queste informazioni ed anzi, remi contro all’evoluzione tecnologica trainata dalla blockchain in tutte le sua applicazioni, criptomonete comprese. 

Se la massa scoprisse che siamo in periodo avanzato di recessione contribuirebbe ad accelerare il crollo economico, ma allo stesso modo se la blockchain e le criptomonete accelerassero la loro diffusione si avrebbe lo stesso effetto.

Quello che è certo, come sottolineato in un precedente articolo , la Blockchain distrugge il potere monopolistico delle banche centrali e dei governi sul valore, ma allo stesso modo crea un nuovo mondo dove l’uomo è al centro e non più le imposizioni sovraniste.

Riassumendo il mondo oggi è trainato dalla tecnologia e la tecnologie non è manipolabile o censurabile. La tecnologia Blockchain è già il presente ma nel futuro avrà un ruolo dominante anche in ambito finanziario. 

Quello che è certo è che la recessione economica arriverà, quando non lo si sà, ma molto prima di quanto si credi. La recessione comporterà l’evaporazione dei risparmi di milioni di persone, proprio di quelle persone che il sistema ha indotto una diffidenza infondata verso il nuovo paradigma economico generato dalla applicazione più nota della Blockchain, la criptomenta. 

Il rischio più grosso che ogni persona può compiere è ignorare queste informazioni, che non sono opinioni personali, ma dati reali e documentati, e non agire ed iniziare a muovere i primi passi in questo straordinario futuro totalmente digitale, dove le criptomonete giocheranno un ruolo fondamentale, prima che sia troppo tardi.

La Blockchain da un altro punto di vista

La Blockchain da un altro punto di vista

Oggi ho deciso di scrivere questo articolo per cercare di far comprendere a chi lo leggerà quello che sta accadendo da un diverso punto di vista diverso con una visione molto più ampia.

Quale è stata la più grande invenzione dell’umanità?

Sicuramente il protocollo Bitcoin che ha dato luce alla Blockchain che successivamente ha dato vita a molte altre applicazioni.

Quello che è difficile, è spiegarne il perché, partiamo dalla storia.

Il mondo in cui viviamo oggi è basato su strutture piramidali centralizzate.

Pensate ad un governo, per esempio quello Italiano, c’è il presidente della repubblica che fa capo al presidente del consiglio che coordina il governo dei ministri. È chiaramente una piramide centralizzata dove il singolo cittadino non ha libertà di espressione. Si è quindi costretti a riporre fiducia in persone che obbiettivamente non si conoscono e senza aver nessun controllo.

Gerarchia del governo Italiano

Ma allo stesso modo funziona una azienda, un ospedale, qualsiasi attività, è basata sulla gestione centralizzata dove. solo poche persone, posso riportare la propria espressione.

Allo stesso modo l’informazione risulta centralizzata dagli organi di stampa, dalle TV, dove poche persone decidono cosa mostrare o non mostrare e come mostrarlo.

Ma anche Internet non è libera noi non possiamo decidere cosa cercare, per esempio, se utilizziamo Google non cerchiamo quello che noi vogliamo, ma quello che un algoritmo ha deciso per noi di mostrarci.  Anche qui ricadiamo in una figura centralizzata gestita da poche persone che decide per noi cosa mostrarci e come mostrarlo, i vertici di Google decidono come progettare gli algoritmi.

Se parliamo di Finanza il risultato è lo stesso sono le banche che decidono per noi come deve funzionare il denaro, dove lo posso mandare e dove non lo posso mandare, loro stessi decidono quanto io devo spendere per trasferire una ricchezza di mio possesso e sono obbligato ad utilizzare il sistema bancario come intermediario fidato senza nessuna altra possibilità, quindi è un monopolio.

Piramide del sistema finanziario

Se ci soffermiamo sull’aspetto legale è comunque gestito allo stesso modo, in forma piramidale e centralizzata, se per esempio consideriamo la contrattualistica, perché deve esserci un organo che decide per me quali accordi devo prendere e quindi emana leggi per conto mio, oppure perché devo affidarmi ad un modello contrattuale definito da altri e non me lo posso creare io?

Due soggetti non hanno la possibilità di scrivere una legge tra di loro. Forse questo sembra un aspetto molto particolare ma in realtà i padri fondatori legislatori basarono l’apparato giuridico su questo modello, nel passato, era nato come modello legislativo decentralizzato applicato in piccole entità rurali che poi si è convertito in un sistema piramidale centralizzato.

Fatte tutte queste premesse, ora si può comprendere perché il protocollo del Bitcoin è la più grande invenzione dell’umanità, perché decentralizza ogni singolo aspetto, dalla parte legale con gli smart contract (quindi due soggetti definiscono le proprie leggi), decentralizza la finanza essendo la blockchain stessa l’intermediario neutrale di fiducia, ed andando più in profondità si sta consolidando l’internet 3.0 ossia l’internet decentralizzato privo di censura e di manipolazioni e quindi della comunicazione libera.

Dopo il bitcoin sono nati altri protocolli più efficienti che hanno dato vita a molte altre possibilità ed applicazioni. Ma quello che è importante sottolineare è che questa invenzione permette all’uomo di ritornare al passato dove tutto era decentralizzato e noi eravamo i sovrani di noi stessi, ovviamente tutto è regolamentato da un apparato giuridico basato sugli smart contract.

Internet decentralizzato

Sono concetti molto difficili da comprendere, ma provate a pensare ad un Aborigeno che vie nel cuore dell’Australia magari a centinaia di chilometri di distanza dalla civiltà, che si sostiene con le proprie risorse. Oggi non ha accesso ad un sistema finanziario che lo possa aiutare, pensate se sviluppasse una idea brillante? Non avrebbe in nessun modo la possibilità di svilupparla.

Ma se questo aborigeno possiede uno smartphone, ha accesso ad un sistema finanziario decentralizzato e libero dalla censura, ha accesso ad una piattaforma legale dove può creare tutta la contrattualistica di cui ha bisogno, ha accesso a tutta la conoscenza del mondo tramite internet ma allo stesso tempo può creare relazioni con tutto il mondo.

Ammettiamo anche il caso che voglia sviluppare un dispositivo, vivendo in Australia magari ha la necessità di poter costruire questo dispositivo con parti che provengono da tutto il mondo, quindi si troverebbe davanti tutta una serie di barriere burocratiche e doganali, onerose e magari anche leggi che proibiscono l’import di alcuni prodotti, l’Australia è molto restrittiva.

Ma se ha un progetto valido, con il suo smartphone e le applicazioni tecnologiche basate sulla blockchain (criptovalute o tokens) può recepire i fondi che gli permettono di acquistare una stampante 3D, i partecipanti al progetto sviluppano i modelli 3D dei componenti che servono ad assemblare il prodotto. Semplicemente inviano i modelli 3d tramite internet sullo smartphone e tramite quello li invia alla stampante 3D che gli permette di creare quello che lui aveva sognato.

Quello che la maggior parte delle persone non ha ancora capito è che la tecnologia Blockchain permette di distruggere (modello disruptive) tutti i modelli piramidali centralizzati costruiti per schiavizzare l’uomo e da nuovamente, come nel passato, libertà all’uomo ed alla sua fantasia di creare tutto quello che la sua mente gli permette di pensare.

Un mondo decentralizzato

Questo è il vero concetto che sta alla base della tecnologia blockchain ritrovare la libertà dell’uomo e si basa su 4 pilatri fondamentali:

  1. Sistema di comunicazione decentralizzato (internet 3.0)
  2. Sistema legislativo decentralizzato (smart contracts)
  3. Produzione decentralizzata (un esempio è la stampante 3D)
  4. Finanza decentralizzata (le criptomonete)

E’ importante l’ordine in cui sono scritti:

  • Prima comunico quello che voglio fare o produrre.
  • Secondo vengono scritti i termini legali di quello che voglio fare o della cooperazione che voglio attuare.
  •  Terzo produco quello che si è concordato di creare con i termini legali del punto 2
  • Ed infine vengono scambiati beni e servizi che sono stati prodotti

Tutto questo permette alle persone comuni di comunicare tra loro liberamente, di creare accordi legali tra di loro, costruire prodotti e servizi, e scambiarli senza nessuna interferenza di terze parti.

Ora si può comprendere perché tutto il mondo, o meglio i vertici del mondo, in primis gli stati più centralisti, abbiamo sferrato una guerra contro la diffusione di queste tecnologie.

Però c’è anche chi, come Singapore e Hong Kong, abbiano già spostato questa filosofia creando la decentralized city o per meglio definirla Society 3.0.

La forza di tutte queste tecnologie sta costringendo i vecchi monopolisti centralizzati a cambiare, questo sta già accadendo e dovranno soddisfare le esigenze di tutti noi, dove noi, i consumatori saremo al centro di tutto, ridando vita alla nostra libertà.

Questo è il vero messaggio innovativo introdotto dalla blockchain e di tutte le tecnologie nate successivamente, ed il punto di non ritorno è stato raggiunto, stiamo andando verso questa direzione, ormai è inevitabile.

Proprio per questo, il vecchio sistema centralizzato prima o poi crollerà, ma come è già stato spiegato in altri articoli, ormai è imminente ed inevitabile, e chi sarà pronto, chi si sarà dotato degli strumenti innovativi, chi avrà protetto i propri asset senza ricadere nella trappola del vecchio sistema che più semplicemente si può chiamare Exchange in valute Fiat avrà una nuova vita in costante crescita, ma in particolar modo basata sulla sua dimensione dove l’uomo è al centro di tutto.

La Blockchain – i falsi miti

I falsi miti della blockchain

Sfatiamo alcuni miti che sono stati creati dalla mala informazione:

  1. La base della Blockchain non è la fiducia e non porta la fiducia: La blockchain è solo un registro pubblico. La fiducia non è nella blockchain, ma la blockchian mette a disposizione tutti i dati necessari per verificare le transazioni, quindi avendo tutti i dati, non serve più la fiducia e quindi non serve più l’intermediario perché tutti possono controllare tutti. Quindi la blockchain è un insieme di protocolli che permette la libera verifica di ogni singolo aspetto da parte di tutti.
  2. La crittografia con la Blockchain non centra niente: è vero che ci sono degli elementi di crittografia nella blockchain come è vero che vi sono i migliori crittografici al mondo che stanno lavorando sulla blockchain. Ma la blockchain non è crittografata. Specifichiamo questo concetto, se fosse crittografata nessuno potrebbe leggerne il contenuto e quindi l’informazione non sarebbe in chiaro e quindi nessuno potrebbe verificare le transazioni o comunque controllarne il contenuto. Quindi se fosse crittografata cadrebbe il punto 1 cioè che nessuno potrebbe effettuare le verifiche e quindi mancherebbe il concetto di fiducia prima enunciato. La crittografia indica una chiave crittografica e quindi solo chi la possiede può leggerne il contenuto e quindi non sarebbe possibile inserire informazioni pubbliche.

        Quindi quali elementi crittografici sono presenti in una blockchain?

  • La firma digitale che identifica il possesso di un determinato asset digitale o chi sono le controparti di un trasferimento di proprietà.
  • L’hash che è un sistema di controllo sull’integrità delle informazioni, che permette, tramite una funzione algoritmica non invertibile di mappare una stringa di caratteri a lunghezza variabile e renderla di lunghezza fissa. L’hash detto semplicemente permette di identificare un singolo blocco e concatenarlo al precedente.
  1. La blockchain è lenta e costosa: diciamo che generalmente vero per le blockchain che produco criptomonete, questo è stato introdotto volutamente dagli algoritmi. Il costo e la lentezza sono caratteristiche essenziali per generare valore e sono il motivo per cui la rendono speciale e che hanno reso speciale la blockchain del Bitcoin.
  2. La Blockchain consuma una grande quantità di elettricità: in parte è vero la blockchain consuma parecchia elettricità, ma dipende dal paragone. Per esempio, il consumo energetico del mining del bitcoin è stimato tra 0,8 e 4,4 TWh mentre l'attuale sistema bancario consuma 650 TWH, mentre solo per l'estrazione dell'oro si consumano 138 TWh. È stato fatto uno studio che dimostra che solo in America spegnendo tutti gli elettrodomestici che sono stand by (la lucetta che rimane accesa), con quella elettricità si potrebbe fare mining di bitcoin per 3.5 anni. 

consumo elettrico blockchain

Riassunto:

  1. La blockchain non è la macchina della fiducia, ma dà la possibilità a tutti di verificare i dati presenti, quindi non servono intermediari.
  2. La blockchain non è crittografata, ma utilizza alcuni algoritmi crittografici, se fosse crittografata nessuno potrebbe verificarne il contenuto.
  3. La blockchain è lenta e costosa, si è vero ma è voluto specialmente nel bitcoin, è voluto per generare valore
  4. La Blockchian ha un dispendio energetico enorme, no non è vero, consuma molta corrente, ma è un nulla rispetto a tutto il resto, per esempio rispetto al sistema bancario.

Considerazioni finali:

La blockchain non nasce per notarizzare i dati, tutta via si presta bene a questa funzionalità, ma se fatta correttamente, altrimenti è perfettamente inutile.

Tutti avranno visto aziende importanti affermare che hanno inserito la tracciabilità ed i dati di produzione in blockchain, ma come è stato fatto?

Scriviamo un esempio: azienda che produce passata di pomodoro che scrive in blockchain “28/07/19 prodotto lotto numero 957512” secondo voi è sinonimo di trasparenza?

Cosa diversa è inserire le bolle di acquisto dei pomodori che arrivano nell’impianto produttivo, quindi conosco la provenienza, nella bolla c’è la traccia in blockchain del produttore che mi indica la geolocalizzazione della produzione, quante piante sono state coltivate, la data di semina ecc ecc, quanta acqua è stata utilizzata, quanta è stata la produzione totale ecc, vengono poi inserite le bolle degli altri elementi che compongono la passata di pomodoro, vengono poi scritti i tempi di cottura, il peso degli scarti il peso del prodotto finito e le bolle di vendita. In questo modo ho tutti i dati che mi permettono di comprendere se la produzione è vera oppure no. Perché se entrano bolle per 100kg di pomodoro non possono produrre 500kg di passata di pomodoro.

Questa è la vera trasparenza che la blockchain non può dare, la trasparenza viene data in base ai dati che io voglio mostrare e se sposo la filosofia delle blockchain che non da fiducia, ma da la possibilità di verificare tutto ciò che è stato scritto e che rimarrà scritto per sempre in modalità inalterabile.

È ovvio che i dati in blockchain non debbano essere inseriti manualmente deve avvenire in maniera automatica dalle macchine senza l’intervento dell’uomo e quindi non possono essere manipolati.

Questa è la versa trasparenza, mostrare tutto a tutti, cosa che molti grandi nomi stanno utilizzando il termine Blockchain come strumento di marketing inserendo dati inutili nelle blockchain, siamo solo all’inizio.

Le aziende piccole o grandi, che inizieranno ad utilizzare le vere potenzialità della blockchain per la tracciabilità della produzione, oggi hanno la concreta possibilità di competere con le grandi marche, anzi direi di sorpassare le grandi marche.

Non è il pesce più grande che mangia il più piccolo ma il più veloce che mangia il più lento.

Tutto questo è già realtà ed alla portata di tutte le imprese Italiane, per chi avesse la necessità può contattarmi per una consulenza sulla tracciabilità in Blockchain, quella vera.

Classificazione Criptomonete -Facciamo un pò di chiarezza.

Classificazione Criptomonete

Forse è venuto il momento di fare un po' di chiarezza nel mondo delle criptomonete, in particolar modo perché comunemente si classificano le criptomonete in un unico calderone come se fossero tutte uguali. Molto spesso si sente dire "questa criptomoneta è la migliore", "questa criptomonete è megliore di quella", ma non è cosi non vanno valutate in base al valore economico ma in base alla natura per cui sono nate ed in base al progetto che vi sta alle spalle.

E’ molto difficile oggi fare una classificazione del mondo cripto anche perché è un mondo in rapida e continua evoluzione.

Ad oggi non esistono categorie ben definite dove sia possibile ricavare una standardizzazione tra le Coins ed i Tokens. Tuttavia due autorità di vigilanza la SEC (Security Exchange Commission) e la FINMA (Autorità di vigilanza sui mercati finanziari) hanno proposto pubblicamente una classificazione di cui pubblico quella della Finma che è anche in lingua Italiana: https://www.finma.ch/it/news/2018/02/20180216-mm-ico-wegleitung/

La SEC suddivide il mondo delle criptomonete in 3 categorie:

  1. Coin o criptocurrencies che possiamo definire tutte quelle valute digitali basate su tecnologia blockchain che nascono come forma o mezzo di pagamento, alcuni esempi sono OneCoin, Bitcoin, LiteCoin, ma anche le privacy coin come Zcash, Monero
  2. Utility Tokens sono quei tokens che danno diritto ad usufruire di alcuni servizi generalmente accessibili sulla piattaforma che li ha emessi alcuni esempi sono ICO Media, Sia Coin, Golem
  3. Security Tokens sono il corrispettivo tokenizzato di alcuni strumenti finanziari classici come per esempio i bonds, equities, certificati di proprietà alcuni esempi sono Modum, Polymath, Securitize

L’autorità Svizzera FINMA fa invece una suddivisione leggermente diversa ma i contenuti sono gli stessi:

  1. Asset Tokens
  2. Utility Tokens
  3. Payment Tokens

Finma classificazione tokens

Vediamoli in dettaglio queste tipologie di Tokens

Utility Tokens

La definizione per entrambi gli enti governativi è la stessa.

Gli Utility Tokens fornisco il diritto all’utilizzo di alcuni servizi, funzionalità, benefici o accessi premium ad una piattaforma. Gli utilizzi possono essere di svariato tipo, se analizziamo SIA Coin e FileCoin danno il diritto all’utilizzo di una spazio di archiviazione in cloud decentralizzato, mentre Golem permette di affittare potenza computazionele, DAV Coin piattaforma decentralizzata per il settore dei trasporti.

Security Tokens / Asset Tokens

I security Tokens rappresentando la versione digitale di alcuni strumenti finanziari classici come le azioni societarie, la proprietà immobiliare, i bond, il frazionamento proprietario esso sia di un immobile o di una opera d’arte ma anche di una pianta, un terreno agricolo, una macchina operativa. Questi tokens danno diritto di ricevere una parte degli utili o delle proprietà.

Coins / Payment Tokens

In questa categoria ricadono tutte quelle currencies basate su tecnologia blockchain nate con l’obbiettivo di essere una forma di pagamento e quindi non sono considerate dalle autorità come una tipologia di investimento e per le quali non va utilizzato il termine investimento.

Alcune di queste si sono trasformate in monete puramente speculative tipo il Bitcoin ma altre sono risultate negli anni una forma di “stores of value“, arrivando paradossalmente a disincentivare lo spenderle.

Quelle appena elencate sono le definizioni classiche ma tutto il mondo è in continua evoluzione e tutto sta avvenendo molto rapidamente tanto che sono nate nuove classificazioni e nuove forme.

Debt Coin

E’ nata una nuova sottocategoria dei security token detta debt token, come si intuisce dal termine rappresentano i debiti, saranno quindi valorizzati in base al totale del valore debitorio, del suo interesse e dell’affidabilità del debitore. Nella finanza tradizionale lo conosciamo come bond o mutui.

Stable Coin

Una classificazione molto importante sono le stable coin. Sono dei token appositamente progettati per ridurre al minimo la volatilità, questo avviene  ancorando il suo valore a forme valutarie pressoché stabili come le valute fiat oppure le materie prime considerate come beni rifugio, per esempio l’oro con un rapporto uno ad uno. Il primi esempi di Stable Coin sono USD Tether (USDT) e il Gemini Dollar (GUSD). Di queste stable coin esiste già una seconda evoluzione, le stable coin decentralizzate ancorate ad un collaterale che non è in valuta fiat o una materia prima ma in una criptomonetea.

NFT (non fungible token)

Esiste anche un ecosistema separato denominato NFT (non-fungible token) che, al contrario di bitcoin e delle alt coin, non sono interscambiabili.

Gli NFT sono sempre basati su tecnologia blockchain ma la particolarità di questa tecnologia fa si i token siano tutti diversi l’uno dall’altro e siano ben distinguibili.

L’esempio più noto è il gioco basato su Ethereum CryptoKitties questo gioco è basato sullo standard ERC721 ed è decentralizzato e si basa sul fatto che non vi sia un gatto uguale all’altro e che ve ne sia una scarsa quantità, ii principio di scarsità ne crea il valore. Ad oggi si contano più di 800.000 gatti digitali quantificabili in più di 25 milioni di dollari in transazioni.

Questo è possibile integrando nel token dei metadati, avatar, ID digitali tutte informazioni che rendono il token unico al mondo.

Dopo questa affermazione si comprende che le funzionalità degli NFT vanno ben oltre le attrazioni dei giochi. Le NFT potrebbero essere la chiave per una nuova evoluzione del mondo blockchain verso un mondo completamente digitale. Considerate che negli NFT è possibile inserire dei metadati quindi potrebbero, per esempio, rappresentare un debito, marchi, brevetti, licenze software, oggetti da collezione, tutta una serie di informazioni che per natura sono uniche e quindi e preziose.

Considerazioni finali:

Come si può facilmente capire dalla lettura di questo articolo non possiamo classificare tutta la tecnologia blockchain come criptomonete, questa tecnologia va ben oltre e sicuramente sarà scritta nei libri di storia come la tecnologia che abbattuto le frontiere verso una vera globalizzazione, ma soprattutto che ha innescato il processo evolutivo della digitalizzazione.

Possiamo essere favorevoli o contrari a questo processo di digitalizzazione del mondo, ma come sempre è successo nella storia, l’evoluzione avviene con o senza il nostro consenso.

Molti posti di lavoro spariranno, ma molti altri nasceranno, nuove figure professionali, nuovi modi di operare, nuovi modi di pensare. Se abbiamo la giusta apertura mentale ed un po' di iniziativa oggi possiamo creare la storia e vedere in un mercato oppresso dall’economia, dai governi e dalle politiche monetarie un mare florido che porterà alla creazione di nuove aziende che saranno i nuovi colossi del futuro avremo la possibilità di uscire dai mercati tradizionali ed emergere in nuovi mercati emergenti che ogni giorno si radicano e consolidano sempre di più.

Non sottovalutate queste informazioni perchè oggi si scrive il futuro e siamo in una fase di rapida evoluzione che farà la differenza e selezione per le aziende.