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Quanto vale la tua azienda? ZERO!!!

Quanto vale la tua azienda? Zero!!

Quanto vale realmente una azienda?

E’ un quesito molto complesso. Oggi non è ben definibile quale sia il valore di una azienda, ma quello che è certo è che tra non molti anni se la tua azienda non si sarà aggiornata sfruttando le nuove tecnologie il suo valore sarà Zero, ma ora vediamo ora il perché.

Prima di tutto è necessario capire quale sia il valore di una azienda e come si calcola oggi.

I metodi economico finanziari che si utilizzando per identificare il valore complessivo di una azienda sono diversi e riportano sempre dati anche molto differenti tra di loro, si utilizzano più strumenti cercando di ottenere una stima il più oggettiva possibile del valore reale dell’azienda.

Si può già comprende che oggi non è possibile ottenere un valore reale attendibile di una azienda, ma solo una stima o una media.

Uno dei metodi utilizzato più frequentemente (comunque congiunto ad altri) si basa sull’attualizzazione del reddito medio prospettico. In pratica viene valutata l’azienda in merito al reddito che è in grado di produrre senza considerare nessun’altra variabile.

Vi sono altri metodi come il metodo del valore attivo, il metodo EBIT, comparativo, discounted cashflow.

Riassumendo possiamo dire che non vi è una formula univoca e certa che possa identificare il valore di una azienda, anzi possiamo dire che il valore viene determinato dall’analista o dall’advisor che effettua la stima.

Forse un dato che accomuna tutte le stime di valorizzazione è relativo all’utile di esercizio ed alle previsioni future di vendita.

E’ necessario anche considerare la questione del capitale sociale interamente versato, dove poche aziende lo hanno versato interamente e poche aziende non lo hanno mai usato, basti vedere i capitali sociali delle banche che sono andate in default, dove era sparito? O forse è meglio dire, è mai esistito?

Concludendo oggi una azienda ha un valore che è determinato solo dai consulenti che effettuano la stima ed essendo una stima non è un dato certo.

Il cambio di scenario grazie alla Blockchain

Una azienda ha deciso di attivare la rintracciabilità all’interno di una piattaforma blockchain, vengono automaticamente tracciati i DDT di ingresso delle materie prime, vengono tracciati i processi produttivi ed i DDT di uscita dei prodotti venduti, possiamo dire che è tracciato anche il magazzino ed i materiali di scarto, sono semplici equazioni di massa, che già le piattaforme offrono.

La Blockchain, se fatta bene, garantisce che ogni singolo dato produttivo e di movimentazione sia assolutamente certo e non vi sia la possibilità di manipolazione.

Supponiamo che questa azienda abbia un capitale sociale interamente versato in criptovalute, quindi assolutamente certo e tracciato, quindi è ne è stato tracciato immutabilmente ogni utilizzo.

In conclusione, abbiamo l’assoluta certezza della veridicità del capitale sociale, della produzione, del magazzino, degli scarti quindi, da dati certi e notarizzati possiamo effettuare una valorizzazione certa.

Quanto vale la tua azienda oggi?

In questo momento storico in cui ci troviamo alla base della quarta rivoluzione industriale dove le nuove tecnologie integrate con la blockchain si stanno diffondendo sempre di più nelle unità produttive, se oggi dovessimo fare una valutazione di una azienda avremmo due metodi valutativi.

Il metodo tradizionale, dal quale si ottiene un risultato aleatorio in base all’algoritmo utilizzato è quindi necessaria una stima tra i vari risultati per avere un valore abbastanza attendibile.

Se dovessi sfruttare la nuova metodologia basata sulla blockchain oggi otterrei un dato certo inconfutabile.

Quanto varrà l’azienda in futuro (ormai prossimo)?

Qualsiasi algoritmo di calcolo usi, se l’azienda non sarà dotata di una blockchain per la rintracciabilità dei prodotti e delle movimentazioni il valore sarà sempre ZERO. Perché sarà automaticamente esclusa dal mercato in quanto fornitore di prodotti o servizi non certificati e quindi inattendibili.

Se sarà dotata di Blockchain e magari anche il capitale sociale interamente versato sarà in criptovalute allora il suo valore è certo e certificato.

A cosa serve avere un valore aziendale certificato in Blockchain?

La risposta più semplice è quella di liberarsi dalla schiavitù bancaria, se ho una azienda certificata in blockchain i cui dati sono pubblici (dati di interesse non i segreti aziendali) chiunque può valutare quella azienda in maniera certa, anche il cliente finale. Per esempio questo permette anche di creare una campagna di crowd funding su scala mondiale.

Come una azienda può creare una campagna di finanziamento senza le banche?

Anche in questo caso interviene la blockchain grazie alla tokenizzazione, che in questo particolare caso avviene mediante security tokens già normati dalla FINMA e dalla SEC.

In termini pratici, il valore certificato dalla blockchain dell’azienda viene tokenizzato, ossia diviso in piccole unità digitali, che rappresentano il valore reale di quella azienda. I  finanziatori, grazie ad uno smart contract, danno il loro contributo finanziario ricevendo in cambio una percentuale sugli utili nel tempo.

Ma potrebbe anche essere che l’azienda decida, sempre tramite i security token, di cedere quote digitali di proprietà, ma senza mai cedere la governance.

La tokenizzazione dei beni immobili

Che scenari introduce questo nuovo paradigma finanziario dei Security Token?

Gli scenari cambiano drasticamente. Prima di tutto si abbattono le barriere territoriali, così che un cinese, per esempio, può acquistare Security Tokens di una azienda americana, non vi sono più i vincoli e le censure territoriali.

Ma anche i vincoli di quantità o di costo sono abbattuti, è più facile ricevere 1€ da 50 milioni di persone che 50 milioni da una singola persona o banca.

Anche il marketing cambia, gli stessi possessori dei tokens saranno i primi a pubblicizzare l’azienda, la diffusione dei tokens e la diffusione dei prodotti.

Cambia la velocità di circolazione, il token può circolare ogni secondo all’infinto, mente con le share tradizionali di una azienda è tutto molto più macchinoso, lento e non libero in quanto sono necessari intermediari accreditati, mentre con i tokens non ho bisogno di nessun intermediario è mercato libero.

Più il token circola più il suo valore cresce e quindi si verificherà sicuramente il fenomeno che il valore digitale di quella azienda sarà nettamente superiore al valore reale, fino ad arrivare ad un punto in cui solo il valore digitale verrà preso in considerazione.

Tutto avrà un valore digitale, le prossime generazioni conosceranno solo il valore digitale non sapranno nulla del mercato azionario tradizionale, del valore di un immobile che si acquista presso le agenzie immobiliari, la proprietà di un bene non sarà più basata su un contratto cartaceo, sulla registrazione in un pubblico registro (il catasto) ma sarà data da quanti token di quel bene o di quella azienda posseggo.

Quanto vale la tua azienda? Quanto vale il tuo immobile? Quanto vale l’opera d’arte che gelosamente si custodisce? Quanto varranno in futuro?

Concludiamo dicendo che oggi hanno ancora un valore reale, ma tutto si sta trasformando in un valore digitale normato dalla Blockchain e sarà l’unico valore che verrà accettato.

Questo è quello che già sta accadendo ogni giorno, la tua azienda è pronta ad affrontarlo?

Noi possiamo offrire la consulenza e la messa in opera di progetti basati sulla blockchain sia per la rintracciabilità tramite Blockchain che per la tokenizzazione ed accompagnare l’azienda verso quello che sarà il suo valore digitale, prime che il suo valore reale sia azzerato.

La scintilla che scaturirà la recessione economica è pronta

La crisi del 2019 è pronta

Oggi è il 25/09/2019, cosa sta succedendo e cosa succederà nei prossimi mesi?

Chi ha seguito i miei articoli, sin dal 2016 avrà letto molte informazioni in merito alla recessione economica mondiale. Quando ne parlavo pubblicamente ricordo gli sguardi, mi osservavano come un se fossi un pazzo, un complottista, perché sembrava allora impossibile.

Oggi si è tutto concretizzato, osservate quello che sta accadendo in Europa, il mercato dell’automobile è fermo, la Germania è a -4,7% della produzione e cosi la Gran Bretagna, la Francia, la Spagna e anche l’Italia.

Germania calo della produzione

Calo della produzione in Italia 2019

Se le vendite in tutti i settori sono al minimo, le aziende hanno i magazzini pieni di capitali fermi ed invenduti e continuano a produrre acquistando materia prima, senza generare profitto.

Questi sono i primi segnali, ma il vero innesco avverrà a novembre, si perché da novembre, su ordine di Mario Draghi, la BCE comprerà 20 miliardi di euro al mese di titoli senza una data di fine, anzi dicendo: “fino a che ce ne sarà bisogno”.

Sapete cosa significa questo?

Non serve una sfera di cristallo per immaginare quello che accadrà.

Si avvia il reset del sistema bancario. Abbiamo già molti risultati storici di questa politica ribassista dei tassi di interessi e si sono sempre conclusi con un collasso economico.

Basti solo pensare che queste politiche ribassiste dei tassi di interessi furono applicate dopo la crisi del 2008, e quale è stato il risultato? Il crollo di Deutsche bank, Unicredit e tutta la lunga lista di banche che sono in sofferenza.

Certo queste informazioni non sono acclamate dai mass media, anzi dicono di non creare allarmismo, è anche ovvio sono controllati dagli stessi che vogliono innescare la crisi.

Se la BCE obbliga le banche commerciali a dare dei prestiti ad un basso tasso di interesse, la redditività, quindi i guadagni delle banche diminuiscono, in poche parole queste manovre eliminano la capacità delle banche commerciali di produrre reddito.

Certo il correntista potrebbe dire, sono contento mi danno il mutuo a tasso fisso con un interesse minimo, pensate che in Danimarca c’è persino una banca che eroga mutui con tasso in negativo, cioè vuol dire che la banca paga un interesse al correntista.

In un primo momento il correntista, le aziende, le famiglie i risparmiatori potrebbero essere contenti di questa politica ribassista che gli permette di ricevere denaro a basso costo. In questo modo però la banca non produce reddito e se va in crisi o in default tecnico i soldi che sono nel conto rischiano di essere persi.

Se consideriamo poi che le ultime leggi approvate prevedano che in caso di default bancario o default tecnico, la banca può attingere ai conti corrente per risanarsi, non è difficile capire che i soldi dei correntisti siano ad alto rischio.

Si perché i banchieri non saltano, quello che salta sono i soldi nei conti corrente, questo deve essere ben chiaro perché a fronte di tutto questo vi è un business enorme i famosi crediti deteriorati che vengono rivenduti.

Osservate i grafici dei valori delle banche, guardate quelli di Unicredit, Deutsche bank sono in caduta libera verso lo zero e se arrivano a zero i problemi non sono delle banche ma sono nostri, dei correntisti, delle famiglie, delle aziende.

Grafico azioni di unicredit

Grafico azioni deutsche bank

Le politiche che portano via i profitti alle banche sono l’equivalente di portare via i risparmi ai correntisti.

Le banche esistono grazie e solo grazie ai nostri soldi depositati nei conti corrente e grazie ai nostri soldi depositati nei conti correnti riescono a sfruttare la riserva frazionaria per creare denaro dal nulla, la cosi detta moneta scritturale, che non esiste fisicamente, ma solo nei database delle banche.

Scusate se lo ripeto, ma è un concetto fondamentale, se vanno crisi non vanno in crisi i banchieri, ma vanno in crisi le persone, i correntisti che versano i soldi, le persone che hanno una azienda, quelle che si fanno pagare con il POS quelle che devono farsi pagare con un bonifico bancario.

Il sistema si sta rivoluzionando, questo crollo economico sarà la scintilla per distruggere “Disruptive” il vecchio sistema e partire con il nuovo sistema basato sulla blockchain, che la BCE sta spingendo verso una valuta digitale centralizzata e da loro controllata.

Perché il contante non è tracciabile mentre le valute digitali basate su blockchain sono tracciate per natura.

Molti mi chiedono e cosa possiamo fare per tutelare i nostri risparmi depositati sul conto corrente?

La soluzione più ovvia è quella di spostarli in conto che non sia di derivazione bancaria, come per esempio può essere quello di un Exchange, ma ancora meglio è quello di acquistare criptomonete ed utilizzarle in quella forma magari attraverso una carta di debito collegata al conto in cripto.

Le criptomonete sono volatili come posso preservare il capitale?

Si è vero le criptomonete sono volatili, ma a differenza delle valute fiat, le criptovalute sono sempre state in salita. Una volta raggiunto un minimo storico non sono mai scese al di sotto nei vari cicli economici.

Vi è anche un’altra considerazione da fare, quando arriverà la recessione globale come si comporteranno le cripto?

Nessuno può saperlo ma sono considerate per la maggior parte beni rifugio quindi in caso di crisi crescono.

Per i più diffidenti si può optare anche per le stable coin ossia quella tipologia di criptovalute ancorate a dei sottostanti reali. Per  esempio DAI che è ancorata ad 1 dollaro ed ha tutto un sistema di smart contract che la rende il più possibile ancorata a quel valore, ma ve ne sono molte altre come Tether, Gemini, TrueUSD ecc.

Gli strumenti per emergere e crescere ci sono, ma prima deve essere chiaro il concetto che la crisi economica, la più grande recessione dal 1901 ad oggi si è innescata, è solo questione di tempo perché se ne vedano gli effetti. il sistema monetario basato sul debito non è più sostenibile, è necessario un cambiamento e sarà fatto alle spese dei correntisti.

Le aziende possono salvarsi?

Si possono farlo adottando le nuove tecnologie, principalmente basate sulla Blockchain. Il mio lavoro è anche questo accompagnare le aziende verso la rintracciabilità in blockchain che permette loro di porsi ad un livello superiore rispetto ai competitors, introducendo anche funzionalità mai viste fino ad oggi. Inoltre le stesse aziende possono iniziare ad accettare pagamenti in criptmonete per differenziarsi ancora di più.

L’utilizzo della blockchain oggi, che non vi è ancora consapevolezza di questa tecnologia, è un ottimo vettore di marketing e la velocità e la qualità con cui viene fatto sono una garanzia di crescita. Purtroppo anche in questo settore vi sono sistemi di elevata qualità e di bassa qualità. Nomi molto importanti hanno sfruttato più il vettore marketing della blockchain che la qualità.

Agite ora perché che siete ancora in tempo ed è un periodo favorevole per i mercati delle cripto, dopo potrebbe essere troppo tardi.