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La Blockchain da un altro punto di vista

La Blockchain da un altro punto di vista

Oggi ho deciso di scrivere questo articolo per cercare di far comprendere a chi lo leggerà quello che sta accadendo da un diverso punto di vista diverso con una visione molto più ampia.

Quale è stata la più grande invenzione dell’umanità?

Sicuramente il protocollo Bitcoin che ha dato luce alla Blockchain che successivamente ha dato vita a molte altre applicazioni.

Quello che è difficile, è spiegarne il perché, partiamo dalla storia.

Il mondo in cui viviamo oggi è basato su strutture piramidali centralizzate.

Pensate ad un governo, per esempio quello Italiano, c’è il presidente della repubblica che fa capo al presidente del consiglio che coordina il governo dei ministri. È chiaramente una piramide centralizzata dove il singolo cittadino non ha libertà di espressione. Si è quindi costretti a riporre fiducia in persone che obbiettivamente non si conoscono e senza aver nessun controllo.

Gerarchia del governo Italiano

Ma allo stesso modo funziona una azienda, un ospedale, qualsiasi attività, è basata sulla gestione centralizzata dove. solo poche persone, posso riportare la propria espressione.

Allo stesso modo l’informazione risulta centralizzata dagli organi di stampa, dalle TV, dove poche persone decidono cosa mostrare o non mostrare e come mostrarlo.

Ma anche Internet non è libera noi non possiamo decidere cosa cercare, per esempio, se utilizziamo Google non cerchiamo quello che noi vogliamo, ma quello che un algoritmo ha deciso per noi di mostrarci.  Anche qui ricadiamo in una figura centralizzata gestita da poche persone che decide per noi cosa mostrarci e come mostrarlo, i vertici di Google decidono come progettare gli algoritmi.

Se parliamo di Finanza il risultato è lo stesso sono le banche che decidono per noi come deve funzionare il denaro, dove lo posso mandare e dove non lo posso mandare, loro stessi decidono quanto io devo spendere per trasferire una ricchezza di mio possesso e sono obbligato ad utilizzare il sistema bancario come intermediario fidato senza nessuna altra possibilità, quindi è un monopolio.

Piramide del sistema finanziario

Se ci soffermiamo sull’aspetto legale è comunque gestito allo stesso modo, in forma piramidale e centralizzata, se per esempio consideriamo la contrattualistica, perché deve esserci un organo che decide per me quali accordi devo prendere e quindi emana leggi per conto mio, oppure perché devo affidarmi ad un modello contrattuale definito da altri e non me lo posso creare io?

Due soggetti non hanno la possibilità di scrivere una legge tra di loro. Forse questo sembra un aspetto molto particolare ma in realtà i padri fondatori legislatori basarono l’apparato giuridico su questo modello, nel passato, era nato come modello legislativo decentralizzato applicato in piccole entità rurali che poi si è convertito in un sistema piramidale centralizzato.

Fatte tutte queste premesse, ora si può comprendere perché il protocollo del Bitcoin è la più grande invenzione dell’umanità, perché decentralizza ogni singolo aspetto, dalla parte legale con gli smart contract (quindi due soggetti definiscono le proprie leggi), decentralizza la finanza essendo la blockchain stessa l’intermediario neutrale di fiducia, ed andando più in profondità si sta consolidando l’internet 3.0 ossia l’internet decentralizzato privo di censura e di manipolazioni e quindi della comunicazione libera.

Dopo il bitcoin sono nati altri protocolli più efficienti che hanno dato vita a molte altre possibilità ed applicazioni. Ma quello che è importante sottolineare è che questa invenzione permette all’uomo di ritornare al passato dove tutto era decentralizzato e noi eravamo i sovrani di noi stessi, ovviamente tutto è regolamentato da un apparato giuridico basato sugli smart contract.

Internet decentralizzato

Sono concetti molto difficili da comprendere, ma provate a pensare ad un Aborigeno che vie nel cuore dell’Australia magari a centinaia di chilometri di distanza dalla civiltà, che si sostiene con le proprie risorse. Oggi non ha accesso ad un sistema finanziario che lo possa aiutare, pensate se sviluppasse una idea brillante? Non avrebbe in nessun modo la possibilità di svilupparla.

Ma se questo aborigeno possiede uno smartphone, ha accesso ad un sistema finanziario decentralizzato e libero dalla censura, ha accesso ad una piattaforma legale dove può creare tutta la contrattualistica di cui ha bisogno, ha accesso a tutta la conoscenza del mondo tramite internet ma allo stesso tempo può creare relazioni con tutto il mondo.

Ammettiamo anche il caso che voglia sviluppare un dispositivo, vivendo in Australia magari ha la necessità di poter costruire questo dispositivo con parti che provengono da tutto il mondo, quindi si troverebbe davanti tutta una serie di barriere burocratiche e doganali, onerose e magari anche leggi che proibiscono l’import di alcuni prodotti, l’Australia è molto restrittiva.

Ma se ha un progetto valido, con il suo smartphone e le applicazioni tecnologiche basate sulla blockchain (criptovalute o tokens) può recepire i fondi che gli permettono di acquistare una stampante 3D, i partecipanti al progetto sviluppano i modelli 3D dei componenti che servono ad assemblare il prodotto. Semplicemente inviano i modelli 3d tramite internet sullo smartphone e tramite quello li invia alla stampante 3D che gli permette di creare quello che lui aveva sognato.

Quello che la maggior parte delle persone non ha ancora capito è che la tecnologia Blockchain permette di distruggere (modello disruptive) tutti i modelli piramidali centralizzati costruiti per schiavizzare l’uomo e da nuovamente, come nel passato, libertà all’uomo ed alla sua fantasia di creare tutto quello che la sua mente gli permette di pensare.

Un mondo decentralizzato

Questo è il vero concetto che sta alla base della tecnologia blockchain ritrovare la libertà dell’uomo e si basa su 4 pilatri fondamentali:

  1. Sistema di comunicazione decentralizzato (internet 3.0)
  2. Sistema legislativo decentralizzato (smart contracts)
  3. Produzione decentralizzata (un esempio è la stampante 3D)
  4. Finanza decentralizzata (le criptomonete)

E’ importante l’ordine in cui sono scritti:

  • Prima comunico quello che voglio fare o produrre.
  • Secondo vengono scritti i termini legali di quello che voglio fare o della cooperazione che voglio attuare.
  •  Terzo produco quello che si è concordato di creare con i termini legali del punto 2
  • Ed infine vengono scambiati beni e servizi che sono stati prodotti

Tutto questo permette alle persone comuni di comunicare tra loro liberamente, di creare accordi legali tra di loro, costruire prodotti e servizi, e scambiarli senza nessuna interferenza di terze parti.

Ora si può comprendere perché tutto il mondo, o meglio i vertici del mondo, in primis gli stati più centralisti, abbiamo sferrato una guerra contro la diffusione di queste tecnologie.

Però c’è anche chi, come Singapore e Hong Kong, abbiano già spostato questa filosofia creando la decentralized city o per meglio definirla Society 3.0.

La forza di tutte queste tecnologie sta costringendo i vecchi monopolisti centralizzati a cambiare, questo sta già accadendo e dovranno soddisfare le esigenze di tutti noi, dove noi, i consumatori saremo al centro di tutto, ridando vita alla nostra libertà.

Questo è il vero messaggio innovativo introdotto dalla blockchain e di tutte le tecnologie nate successivamente, ed il punto di non ritorno è stato raggiunto, stiamo andando verso questa direzione, ormai è inevitabile.

Proprio per questo, il vecchio sistema centralizzato prima o poi crollerà, ma come è già stato spiegato in altri articoli, ormai è imminente ed inevitabile, e chi sarà pronto, chi si sarà dotato degli strumenti innovativi, chi avrà protetto i propri asset senza ricadere nella trappola del vecchio sistema che più semplicemente si può chiamare Exchange in valute Fiat avrà una nuova vita in costante crescita, ma in particolar modo basata sulla sua dimensione dove l’uomo è al centro di tutto.

La Blockchain – i falsi miti

I falsi miti della blockchain

Sfatiamo alcuni miti che sono stati creati dalla mala informazione:

  1. La base della Blockchain non è la fiducia e non porta la fiducia: La blockchain è solo un registro pubblico. La fiducia non è nella blockchain, ma la blockchian mette a disposizione tutti i dati necessari per verificare le transazioni, quindi avendo tutti i dati, non serve più la fiducia e quindi non serve più l’intermediario perché tutti possono controllare tutti. Quindi la blockchain è un insieme di protocolli che permette la libera verifica di ogni singolo aspetto da parte di tutti.
  2. La crittografia con la Blockchain non centra niente: è vero che ci sono degli elementi di crittografia nella blockchain come è vero che vi sono i migliori crittografici al mondo che stanno lavorando sulla blockchain. Ma la blockchain non è crittografata. Specifichiamo questo concetto, se fosse crittografata nessuno potrebbe leggerne il contenuto e quindi l’informazione non sarebbe in chiaro e quindi nessuno potrebbe verificare le transazioni o comunque controllarne il contenuto. Quindi se fosse crittografata cadrebbe il punto 1 cioè che nessuno potrebbe effettuare le verifiche e quindi mancherebbe il concetto di fiducia prima enunciato. La crittografia indica una chiave crittografica e quindi solo chi la possiede può leggerne il contenuto e quindi non sarebbe possibile inserire informazioni pubbliche.

        Quindi quali elementi crittografici sono presenti in una blockchain?

  • La firma digitale che identifica il possesso di un determinato asset digitale o chi sono le controparti di un trasferimento di proprietà.
  • L’hash che è un sistema di controllo sull’integrità delle informazioni, che permette, tramite una funzione algoritmica non invertibile di mappare una stringa di caratteri a lunghezza variabile e renderla di lunghezza fissa. L’hash detto semplicemente permette di identificare un singolo blocco e concatenarlo al precedente.
  1. La blockchain è lenta e costosa: diciamo che generalmente vero per le blockchain che produco criptomonete, questo è stato introdotto volutamente dagli algoritmi. Il costo e la lentezza sono caratteristiche essenziali per generare valore e sono il motivo per cui la rendono speciale e che hanno reso speciale la blockchain del Bitcoin.
  2. La Blockchain consuma una grande quantità di elettricità: in parte è vero la blockchain consuma parecchia elettricità, ma dipende dal paragone. Per esempio, il consumo energetico del mining del bitcoin è stimato tra 0,8 e 4,4 TWh mentre l'attuale sistema bancario consuma 650 TWH, mentre solo per l'estrazione dell'oro si consumano 138 TWh. È stato fatto uno studio che dimostra che solo in America spegnendo tutti gli elettrodomestici che sono stand by (la lucetta che rimane accesa), con quella elettricità si potrebbe fare mining di bitcoin per 3.5 anni. 

consumo elettrico blockchain

Riassunto:

  1. La blockchain non è la macchina della fiducia, ma dà la possibilità a tutti di verificare i dati presenti, quindi non servono intermediari.
  2. La blockchain non è crittografata, ma utilizza alcuni algoritmi crittografici, se fosse crittografata nessuno potrebbe verificarne il contenuto.
  3. La blockchain è lenta e costosa, si è vero ma è voluto specialmente nel bitcoin, è voluto per generare valore
  4. La Blockchian ha un dispendio energetico enorme, no non è vero, consuma molta corrente, ma è un nulla rispetto a tutto il resto, per esempio rispetto al sistema bancario.

Considerazioni finali:

La blockchain non nasce per notarizzare i dati, tutta via si presta bene a questa funzionalità, ma se fatta correttamente, altrimenti è perfettamente inutile.

Tutti avranno visto aziende importanti affermare che hanno inserito la tracciabilità ed i dati di produzione in blockchain, ma come è stato fatto?

Scriviamo un esempio: azienda che produce passata di pomodoro che scrive in blockchain “28/07/19 prodotto lotto numero 957512” secondo voi è sinonimo di trasparenza?

Cosa diversa è inserire le bolle di acquisto dei pomodori che arrivano nell’impianto produttivo, quindi conosco la provenienza, nella bolla c’è la traccia in blockchain del produttore che mi indica la geolocalizzazione della produzione, quante piante sono state coltivate, la data di semina ecc ecc, quanta acqua è stata utilizzata, quanta è stata la produzione totale ecc, vengono poi inserite le bolle degli altri elementi che compongono la passata di pomodoro, vengono poi scritti i tempi di cottura, il peso degli scarti il peso del prodotto finito e le bolle di vendita. In questo modo ho tutti i dati che mi permettono di comprendere se la produzione è vera oppure no. Perché se entrano bolle per 100kg di pomodoro non possono produrre 500kg di passata di pomodoro.

Questa è la vera trasparenza che la blockchain non può dare, la trasparenza viene data in base ai dati che io voglio mostrare e se sposo la filosofia delle blockchain che non da fiducia, ma da la possibilità di verificare tutto ciò che è stato scritto e che rimarrà scritto per sempre in modalità inalterabile.

È ovvio che i dati in blockchain non debbano essere inseriti manualmente deve avvenire in maniera automatica dalle macchine senza l’intervento dell’uomo e quindi non possono essere manipolati.

Questa è la versa trasparenza, mostrare tutto a tutti, cosa che molti grandi nomi stanno utilizzando il termine Blockchain come strumento di marketing inserendo dati inutili nelle blockchain, siamo solo all’inizio.

Le aziende piccole o grandi, che inizieranno ad utilizzare le vere potenzialità della blockchain per la tracciabilità della produzione, oggi hanno la concreta possibilità di competere con le grandi marche, anzi direi di sorpassare le grandi marche.

Non è il pesce più grande che mangia il più piccolo ma il più veloce che mangia il più lento.

Tutto questo è già realtà ed alla portata di tutte le imprese Italiane, per chi avesse la necessità può contattarmi per una consulenza sulla tracciabilità in Blockchain, quella vera.