Archivi tag: payment tokens

Classificazione Criptomonete -Facciamo un pò di chiarezza.

Classificazione Criptomonete

Forse è venuto il momento di fare un po' di chiarezza nel mondo delle criptomonete, in particolar modo perché comunemente si classificano le criptomonete in un unico calderone come se fossero tutte uguali. Molto spesso si sente dire "questa criptomoneta è la migliore", "questa criptomonete è megliore di quella", ma non è cosi non vanno valutate in base al valore economico ma in base alla natura per cui sono nate ed in base al progetto che vi sta alle spalle.

E’ molto difficile oggi fare una classificazione del mondo cripto anche perché è un mondo in rapida e continua evoluzione.

Ad oggi non esistono categorie ben definite dove sia possibile ricavare una standardizzazione tra le Coins ed i Tokens. Tuttavia due autorità di vigilanza la SEC (Security Exchange Commission) e la FINMA (Autorità di vigilanza sui mercati finanziari) hanno proposto pubblicamente una classificazione di cui pubblico quella della Finma che è anche in lingua Italiana: https://www.finma.ch/it/news/2018/02/20180216-mm-ico-wegleitung/

La SEC suddivide il mondo delle criptomonete in 3 categorie:

  1. Coin o criptocurrencies che possiamo definire tutte quelle valute digitali basate su tecnologia blockchain che nascono come forma o mezzo di pagamento, alcuni esempi sono OneCoin, Bitcoin, LiteCoin, ma anche le privacy coin come Zcash, Monero
  2. Utility Tokens sono quei tokens che danno diritto ad usufruire di alcuni servizi generalmente accessibili sulla piattaforma che li ha emessi alcuni esempi sono ICO Media, Sia Coin, Golem
  3. Security Tokens sono il corrispettivo tokenizzato di alcuni strumenti finanziari classici come per esempio i bonds, equities, certificati di proprietà alcuni esempi sono Modum, Polymath, Securitize

L’autorità Svizzera FINMA fa invece una suddivisione leggermente diversa ma i contenuti sono gli stessi:

  1. Asset Tokens
  2. Utility Tokens
  3. Payment Tokens

Finma classificazione tokens

Vediamoli in dettaglio queste tipologie di Tokens

Utility Tokens

La definizione per entrambi gli enti governativi è la stessa.

Gli Utility Tokens fornisco il diritto all’utilizzo di alcuni servizi, funzionalità, benefici o accessi premium ad una piattaforma. Gli utilizzi possono essere di svariato tipo, se analizziamo SIA Coin e FileCoin danno il diritto all’utilizzo di una spazio di archiviazione in cloud decentralizzato, mentre Golem permette di affittare potenza computazionele, DAV Coin piattaforma decentralizzata per il settore dei trasporti.

Security Tokens / Asset Tokens

I security Tokens rappresentando la versione digitale di alcuni strumenti finanziari classici come le azioni societarie, la proprietà immobiliare, i bond, il frazionamento proprietario esso sia di un immobile o di una opera d’arte ma anche di una pianta, un terreno agricolo, una macchina operativa. Questi tokens danno diritto di ricevere una parte degli utili o delle proprietà.

Coins / Payment Tokens

In questa categoria ricadono tutte quelle currencies basate su tecnologia blockchain nate con l’obbiettivo di essere una forma di pagamento e quindi non sono considerate dalle autorità come una tipologia di investimento e per le quali non va utilizzato il termine investimento.

Alcune di queste si sono trasformate in monete puramente speculative tipo il Bitcoin ma altre sono risultate negli anni una forma di “stores of value“, arrivando paradossalmente a disincentivare lo spenderle.

Quelle appena elencate sono le definizioni classiche ma tutto il mondo è in continua evoluzione e tutto sta avvenendo molto rapidamente tanto che sono nate nuove classificazioni e nuove forme.

Debt Coin

E’ nata una nuova sottocategoria dei security token detta debt token, come si intuisce dal termine rappresentano i debiti, saranno quindi valorizzati in base al totale del valore debitorio, del suo interesse e dell’affidabilità del debitore. Nella finanza tradizionale lo conosciamo come bond o mutui.

Stable Coin

Una classificazione molto importante sono le stable coin. Sono dei token appositamente progettati per ridurre al minimo la volatilità, questo avviene  ancorando il suo valore a forme valutarie pressoché stabili come le valute fiat oppure le materie prime considerate come beni rifugio, per esempio l’oro con un rapporto uno ad uno. Il primi esempi di Stable Coin sono USD Tether (USDT) e il Gemini Dollar (GUSD). Di queste stable coin esiste già una seconda evoluzione, le stable coin decentralizzate ancorate ad un collaterale che non è in valuta fiat o una materia prima ma in una criptomonetea.

NFT (non fungible token)

Esiste anche un ecosistema separato denominato NFT (non-fungible token) che, al contrario di bitcoin e delle alt coin, non sono interscambiabili.

Gli NFT sono sempre basati su tecnologia blockchain ma la particolarità di questa tecnologia fa si i token siano tutti diversi l’uno dall’altro e siano ben distinguibili.

L’esempio più noto è il gioco basato su Ethereum CryptoKitties questo gioco è basato sullo standard ERC721 ed è decentralizzato e si basa sul fatto che non vi sia un gatto uguale all’altro e che ve ne sia una scarsa quantità, ii principio di scarsità ne crea il valore. Ad oggi si contano più di 800.000 gatti digitali quantificabili in più di 25 milioni di dollari in transazioni.

Questo è possibile integrando nel token dei metadati, avatar, ID digitali tutte informazioni che rendono il token unico al mondo.

Dopo questa affermazione si comprende che le funzionalità degli NFT vanno ben oltre le attrazioni dei giochi. Le NFT potrebbero essere la chiave per una nuova evoluzione del mondo blockchain verso un mondo completamente digitale. Considerate che negli NFT è possibile inserire dei metadati quindi potrebbero, per esempio, rappresentare un debito, marchi, brevetti, licenze software, oggetti da collezione, tutta una serie di informazioni che per natura sono uniche e quindi e preziose.

Considerazioni finali:

Come si può facilmente capire dalla lettura di questo articolo non possiamo classificare tutta la tecnologia blockchain come criptomonete, questa tecnologia va ben oltre e sicuramente sarà scritta nei libri di storia come la tecnologia che abbattuto le frontiere verso una vera globalizzazione, ma soprattutto che ha innescato il processo evolutivo della digitalizzazione.

Possiamo essere favorevoli o contrari a questo processo di digitalizzazione del mondo, ma come sempre è successo nella storia, l’evoluzione avviene con o senza il nostro consenso.

Molti posti di lavoro spariranno, ma molti altri nasceranno, nuove figure professionali, nuovi modi di operare, nuovi modi di pensare. Se abbiamo la giusta apertura mentale ed un po' di iniziativa oggi possiamo creare la storia e vedere in un mercato oppresso dall’economia, dai governi e dalle politiche monetarie un mare florido che porterà alla creazione di nuove aziende che saranno i nuovi colossi del futuro avremo la possibilità di uscire dai mercati tradizionali ed emergere in nuovi mercati emergenti che ogni giorno si radicano e consolidano sempre di più.

Non sottovalutate queste informazioni perchè oggi si scrive il futuro e siamo in una fase di rapida evoluzione che farà la differenza e selezione per le aziende.