Archivi tag: criptomonete

Recessione 2020 a che punto siamo? Ipotesi o realtà?

La recessione del 2020 a che punto siamo

Perché ci sarà una recessione globale? Chi lo dice?

Dal 2016 ad oggi, ho scritto più volte che una recessione globale è in arrivo, ho mostrato in altri articoli quello che i dati del mondo economico dicono, in particolare i report della Federal Reserve, del World Gold Cuncil, che indicano che la recessione arriverà entro il 2021.

Ma perché deve arrivare una nuova recessione mondiale?

La risposta è molto semplice, perché viviamo in un mondo economico basato sul debito, abbiamo politiche monetarie basate sull’emissione di debiti.

I debiti prima o poi devono essere estinti, anche per chi ha un credo più profondo sa che anche a livello del karma i debiti devono essere rimborsati cosi come i debiti di coscienza.

Il debito mondiale globale ha raggiunto il suo livello record, 253 mila miliardi di dollari, pari al 322% del PIL mondiale, come riporta il Sole 24 Ore.Il mondo è sommerso dai deiti

Sapete cosa indica questo dato il 322% del PIL mondiale?

Questo vuol dire che per ogni euro di ricchezza che riusciamo a produrre si generano 322 euro di debiti. In pratica esiste il 322% di debiti in più rispetto alla capacità di produrre ricchezza reale.

Se leggete l’articolo del Sole 24 Ore riportato nell’immagine vi sono alcuni dati importanti da prendere in considerazione.

I nuovi record nelle economie avanzate
Il debito delle famiglie ha raggiunto nuovi record in Belgio, Finlandia, Francia, Libano, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Svezia e Svizzera. Mentre in Canada, Francia, Singapore, Svezia, Svizzera e Stati Uniti si sono registrati nuovi massimi per il debito delle società non finanziarie.

Aggiungerei persino la Svizzera che è sempre stata identificata come un paradiso economico di ricchezza.

Allarme nei Paesi emergenti

Tassi bassi e dollaro debole stanno spingendo l’indebitamento dei Paesi emergenti che ha raggiunto il record nominale di 72mila miliardi di dollari. In forte crescita anche il debito in valuta estera, un eccesso potenzialmente esplosivo sopratutto se in futuro gli Usa dovessero procedere a una normalizzazione dei tassi di interesse (tapering). Sta di fatto che il debito dei Paesi emergenti in valute straniera (prevalentemente in dollari) ha raggiunto il picco di 8.300 miliardi di dollari ed è praticamente più che raddoppiato in appena 10 anni. Nel complesso il debito dei Paesi emergenti, escluso il settore finanziario, ha raggiunto il 187% del Pil con una punta incredibile ad Hong Kong (365%).”

E’ evidente che il mondo intero è in un equilibrio precario appoggiato su di una montagna di debiti.

Di recente uno dei governatori della Federal Reserve ossia la Banca Centrale Americana, ha ammesso che la loro politica monetaria è stagnante è in trappola, non ci sono alternative, sta creando una grande bolla per cercare di sorreggere il sistema. Verrebbe da dire per sorreggere il sistema bancario Americano, ma in realtà questo vuol dire per sorreggere l’intero sistema mondiale.

Viviamo in un mondo basato sul debito, ma debito improduttivo, creare debito su debito non produce ricchezza e gonfia la bolla perché non produce ricchezza reale.

Quante aziende, che sono matematicamente fallite, esistono?

Queste aziende generano costantemente debiti non solo si indebitano maggiormente ma coinvolgendo anche altre aziende, come i fornitori, è come un gatto che si morde la coda, il sistema si aggrava sempre di più.

Ci sono altre notizie esilaranti sui media, come questa:

L'America cresce mai cosi forte

«L’America vince di nuovo, mai l’economia così forte»

Ma perché l’America cresce? Perché la Federal Reserve può stampare tutta la moneta che vuole e la immette nei mercati, quindi immette sempre più debiti improduttivi,  certo apparentemente potrebbe sembrare che la produzione cresca ma in realtà, per quanto detto prima cresce ancora maggiormente il debito.

Negli ultimi 4 mesi la Federal Reserve si è concentrata a salvare il sistema bancario nazionale Americano e quindi impegnata a salvare il sistema bancario mondiale. Ma in realtà non lo sta salvando, sta tentando di ritardare il più possibile la grande recessione mondiale che questo sistema basato sul debito non è più in grado di sorreggere.

Quanto può prolungarsi questo mondo basato su di una montagna di debiti improduttivi?

Questo nessuno può saperlo, tutte le banche centrali stanno facendo di tutto quello che le è possibile fare per portare prolungare questo tempo, ma sarà un bene?

Perché più si va avanti più questa bolla cresce, più il rischio diventa elevato e quindi quando scoppierà più la botta sarà forte.

Dove è visibile tutto questo?

Come ho già spiegato più volte esistono due mercati principali il mercato economico produttivo dove si crea ricchezza reale ed il mercato finanziario dove si creano le bolle.

Oggi ogni amministratore delegato, ogni manager è concentrato a far aumentare il valore delle proprie azioni senza sviluppare strategie di espansione, di innovazione di aumentare la produttività, la vera ricchezza, che è il valore aggiunto dell’azienda.

Prendiamo ancora una volta l’esempio di Tesla, una macchina prodotta a debito, basti pensare che nel 2018 il debito ammontava ad un miliardo, ogni volta che Tesla produce una macchina perde 30.000€, ma le sue azioni continuano a crescere senza un sottostante reale.

Grafico azionario di Tesla

Come è possibile che le azioni di una azienda che produce costantemente debiti, che sulla carta ha tutti i numeri per chiudere, possa crescere, nel mercato azionario, del 50% negli ultimi 4 mesi.

Penso che sia evidente che si tratti di una bolla e di come il mercato finanziario ed il mercato economico siano sempre più distanti, il divario tra questi due mondi diventa sempre più evidente, non è possibile che le azioni crescano senza un aumento delle vendite, o della produzione, il 50% in 4 mesi è troppo, irrealistico.

E cosi lo è per le maggiori aziende quotate in borsa, basti pensare al S&P 500 le 500 maggiori aziende americane.

Vorrei far notare una cosa dal grafico sottostante:

Grafico S&P 500

Come si vede nella parte evidenziata a tra dicembre 2018 e gennaio 2019 vi è stato una perdita del 30%, che ci sta dopo un lungo periodo di salita, ma quello che è impressionante è la velocità in pochi giorni il mercato è crollato del 30%, questa velocità è un indice di quanto sia grande la bolla, che deve scoppiare.

Ma se vedete poi vi è una rapida salita, cosa è successo?

Be verso Natale Trump si infuriato con la Federal Reserve che ha iniziato a stampare carta moneta ed immettere liquidità ed il mercato è salito nuovamente come se nulla fosse successo.

Quindi sono state immesse grandi quantità di debito nei mercati aumentandolo sempre di più, nulla è gratis prima o poi tutti questi debiti dovranno essere pagati.

Prima o poi la bolla scoppierà e vi sarà una ricaduta su tutti, noi compresi, e la botta sarà grande, ma quello che sorprenderà sarà la velocità, non vi sarà neanche il tempo di pensare, di capire quello che sta succedendo, di organizzarsi, di studiare un piano.

Prendetevi un attimo di tempo per osservare i grafici azionari, per leggere gli articoli inseriti e comprendete quanto sono veloci le variazioni.

Non penso bisogni aggiungere nulla i dati si commentano da soli.

Se tutto il mondo economico, come lo conosciamo oggi, crolla, è evidente che ne trarrà beneficio il mercato economico emergente.

Quale è il mercato economico emergente?

Quello legato alla Blockchain, tutto ciò che è connesso alla Blockchain, compresa la sua applicazione più conosciuta, ossia la criptovaluta sarà destinato a crescere, questo perchè alla base vi è un registro transazionale, sicuro ed immodificabile.

E’ ora di iniziare a studiare ed apprendere, perché non c’è più tempo di aspettare o sperare che gli stati risolvano la crisi, ormai tutto quello che potevano fare è stato fatto, non esistono altre alternative, che far scoppiare la bolla e ripartire da zero, nulla di nuovo la fine di un ciclo l’inizio di un altro, come è sempre successo nella storia ed come le altre arriverà improvvisamente e sarà molto veloce.

La scintilla che scaturirà la recessione economica è pronta

La crisi del 2019 è pronta

Oggi è il 25/09/2019, cosa sta succedendo e cosa succederà nei prossimi mesi?

Chi ha seguito i miei articoli, sin dal 2016 avrà letto molte informazioni in merito alla recessione economica mondiale. Quando ne parlavo pubblicamente ricordo gli sguardi, mi osservavano come un se fossi un pazzo, un complottista, perché sembrava allora impossibile.

Oggi si è tutto concretizzato, osservate quello che sta accadendo in Europa, il mercato dell’automobile è fermo, la Germania è a -4,7% della produzione e cosi la Gran Bretagna, la Francia, la Spagna e anche l’Italia.

Germania calo della produzione

Calo della produzione in Italia 2019

Se le vendite in tutti i settori sono al minimo, le aziende hanno i magazzini pieni di capitali fermi ed invenduti e continuano a produrre acquistando materia prima, senza generare profitto.

Questi sono i primi segnali, ma il vero innesco avverrà a novembre, si perché da novembre, su ordine di Mario Draghi, la BCE comprerà 20 miliardi di euro al mese di titoli senza una data di fine, anzi dicendo: “fino a che ce ne sarà bisogno”.

Sapete cosa significa questo?

Non serve una sfera di cristallo per immaginare quello che accadrà.

Si avvia il reset del sistema bancario. Abbiamo già molti risultati storici di questa politica ribassista dei tassi di interessi e si sono sempre conclusi con un collasso economico.

Basti solo pensare che queste politiche ribassiste dei tassi di interessi furono applicate dopo la crisi del 2008, e quale è stato il risultato? Il crollo di Deutsche bank, Unicredit e tutta la lunga lista di banche che sono in sofferenza.

Certo queste informazioni non sono acclamate dai mass media, anzi dicono di non creare allarmismo, è anche ovvio sono controllati dagli stessi che vogliono innescare la crisi.

Se la BCE obbliga le banche commerciali a dare dei prestiti ad un basso tasso di interesse, la redditività, quindi i guadagni delle banche diminuiscono, in poche parole queste manovre eliminano la capacità delle banche commerciali di produrre reddito.

Certo il correntista potrebbe dire, sono contento mi danno il mutuo a tasso fisso con un interesse minimo, pensate che in Danimarca c’è persino una banca che eroga mutui con tasso in negativo, cioè vuol dire che la banca paga un interesse al correntista.

In un primo momento il correntista, le aziende, le famiglie i risparmiatori potrebbero essere contenti di questa politica ribassista che gli permette di ricevere denaro a basso costo. In questo modo però la banca non produce reddito e se va in crisi o in default tecnico i soldi che sono nel conto rischiano di essere persi.

Se consideriamo poi che le ultime leggi approvate prevedano che in caso di default bancario o default tecnico, la banca può attingere ai conti corrente per risanarsi, non è difficile capire che i soldi dei correntisti siano ad alto rischio.

Si perché i banchieri non saltano, quello che salta sono i soldi nei conti corrente, questo deve essere ben chiaro perché a fronte di tutto questo vi è un business enorme i famosi crediti deteriorati che vengono rivenduti.

Osservate i grafici dei valori delle banche, guardate quelli di Unicredit, Deutsche bank sono in caduta libera verso lo zero e se arrivano a zero i problemi non sono delle banche ma sono nostri, dei correntisti, delle famiglie, delle aziende.

Grafico azioni di unicredit

Grafico azioni deutsche bank

Le politiche che portano via i profitti alle banche sono l’equivalente di portare via i risparmi ai correntisti.

Le banche esistono grazie e solo grazie ai nostri soldi depositati nei conti corrente e grazie ai nostri soldi depositati nei conti correnti riescono a sfruttare la riserva frazionaria per creare denaro dal nulla, la cosi detta moneta scritturale, che non esiste fisicamente, ma solo nei database delle banche.

Scusate se lo ripeto, ma è un concetto fondamentale, se vanno crisi non vanno in crisi i banchieri, ma vanno in crisi le persone, i correntisti che versano i soldi, le persone che hanno una azienda, quelle che si fanno pagare con il POS quelle che devono farsi pagare con un bonifico bancario.

Il sistema si sta rivoluzionando, questo crollo economico sarà la scintilla per distruggere “Disruptive” il vecchio sistema e partire con il nuovo sistema basato sulla blockchain, che la BCE sta spingendo verso una valuta digitale centralizzata e da loro controllata.

Perché il contante non è tracciabile mentre le valute digitali basate su blockchain sono tracciate per natura.

Molti mi chiedono e cosa possiamo fare per tutelare i nostri risparmi depositati sul conto corrente?

La soluzione più ovvia è quella di spostarli in conto che non sia di derivazione bancaria, come per esempio può essere quello di un Exchange, ma ancora meglio è quello di acquistare criptomonete ed utilizzarle in quella forma magari attraverso una carta di debito collegata al conto in cripto.

Le criptomonete sono volatili come posso preservare il capitale?

Si è vero le criptomonete sono volatili, ma a differenza delle valute fiat, le criptovalute sono sempre state in salita. Una volta raggiunto un minimo storico non sono mai scese al di sotto nei vari cicli economici.

Vi è anche un’altra considerazione da fare, quando arriverà la recessione globale come si comporteranno le cripto?

Nessuno può saperlo ma sono considerate per la maggior parte beni rifugio quindi in caso di crisi crescono.

Per i più diffidenti si può optare anche per le stable coin ossia quella tipologia di criptovalute ancorate a dei sottostanti reali. Per  esempio DAI che è ancorata ad 1 dollaro ed ha tutto un sistema di smart contract che la rende il più possibile ancorata a quel valore, ma ve ne sono molte altre come Tether, Gemini, TrueUSD ecc.

Gli strumenti per emergere e crescere ci sono, ma prima deve essere chiaro il concetto che la crisi economica, la più grande recessione dal 1901 ad oggi si è innescata, è solo questione di tempo perché se ne vedano gli effetti. il sistema monetario basato sul debito non è più sostenibile, è necessario un cambiamento e sarà fatto alle spese dei correntisti.

Le aziende possono salvarsi?

Si possono farlo adottando le nuove tecnologie, principalmente basate sulla Blockchain. Il mio lavoro è anche questo accompagnare le aziende verso la rintracciabilità in blockchain che permette loro di porsi ad un livello superiore rispetto ai competitors, introducendo anche funzionalità mai viste fino ad oggi. Inoltre le stesse aziende possono iniziare ad accettare pagamenti in criptmonete per differenziarsi ancora di più.

L’utilizzo della blockchain oggi, che non vi è ancora consapevolezza di questa tecnologia, è un ottimo vettore di marketing e la velocità e la qualità con cui viene fatto sono una garanzia di crescita. Purtroppo anche in questo settore vi sono sistemi di elevata qualità e di bassa qualità. Nomi molto importanti hanno sfruttato più il vettore marketing della blockchain che la qualità.

Agite ora perché che siete ancora in tempo ed è un periodo favorevole per i mercati delle cripto, dopo potrebbe essere troppo tardi.

 

Aggioramento finanziario, a che punto è la recessione globale?

Crisi finanziaria mondiale 2020

Uno dei dati che sicuramente importante osservare è quello relativo ai mercati dell’oro ed in particolare come si comportano le banche centrali.

Il World Gold Council è l’hub del mercato mondiale dell’oro dove transita tutto il metallo prezioso del mondo.

Se analizziamo i dati del secondo trimestre del 2019, notiamo che è il trimestre in cui le banche centrali hanno comprato più oro in assoluto dal 1900 ad oggi.

Report Q2 2019 world gold council

Richiesta di oro Q2 2019

Questo è un dato molto importante, se consideriamo che le valute Fiat dal 1971 ad oggi, non sono più supportate dai metalli preziosi, quindi sono solo valute fiduciarie senza un sottostante reale, questo dato indica che le banche centrali non credono più nella moneta da loro prodotta ed anzi sono consce della crisi che sta per arrivare..

Sanno che la crisi colpirà il vecchio ed obsoleto sistema basato sule valute Fiat, quindi si stanno preparando, stanno facendo scorta di beni rifugio, l’oro è un bene i cui volumi di scambio sono tangibili, mentre le criptomonete non sono identificabili, quindi secondo il mio personale pensiero, sicuramente le banche centrali hanno accantonato anche le criptomonete, perché ormai è inevitabilmente il futuro, mentre è dichiarato il fatto che loro stessi si stanno muovendo per crearle.

Le Banche centrali si stanno preparando alle criptomonete

Ora riportiamo un pò di dati salienti del periodo estivo del 2019:

01/08/2019 1020 uffici postali Croati “Hrvatska Posta” scambiano bitcoin, cosi come all’inizo del 2019 hanno fatto i servizi postali del Liechtenstein

Il 25/08/2019 il governatore Mike Carney lancia l’idea alla banca di Inghilterra di una nuova moneta globale sul modello di Libra che contrasti il potere del dollaro e la crescita dello Yuan.

Il 26/08/2019 la Finma, l’Autorità federale svizzera di vigilanza sui mercati finanziari, ha rilasciato la una licenza bancaria ed una licenza di commercio di security a due aziende fornitrici di servizi basati sulle criptovalute.

Il 26/08/2019 la borsa di Sydney in un comunicato stampa ha confermato che completerà il nuovo sistema di compensazione e liquidazione, basato su blockchain, denominato CHESS entro il 2021, grazie ad un nuovo accordo con la società tecnologica VMware e Digital Asset Holding (DA).

28/08/2019 ore 12.00 Binance, il più grande exchange al mondo in termini di volume, ha avviato Binance Lending. Un meccanismo che offre ai clienti la possibilità di effettuare dei prestiti e di poter guadagnare sugli interessi maturati, aumentando il saldo dei token indipendentemente dall’andamento del mercato.

Binance Lending è davvero semplice e intuitivo da utilizzare. Gli utenti potranno sottoscrivere un abbonamento prestando letteralmente le loro criptovalute guadagnando interessi in maniera davvero facile.”

Come ha dichiarato CZ, CEO di Binance.

Report Finanziario Bloomberg

In questo report bloomberg ha schedulato un calendario dei punti di crisi nel 2019. Se analizziamo quanto aveva previsto nel 2019 molti punti oggi sono realtà che configurano uno scenario economico sociale non ottimale per i cittadini.

Nouriel Roubini, professore presso la Stern School of Business della NYU e Brunello Rosa, co-fondatore e ceo di Rosa & Roubini Associates hanno stilato una serie di analisi che fanno temere che la crisi economica peggiore della storia recente possa ripresentarsi in un futuro ormai prossimo

La loro analisi è intitolata: “The Makings of a 2020 Recession and Financial Crisis. Dopo le pubblicazioni dei più famosi analisti mondiali anche loro si sono espressi scrivendo che siamo alle porte di una nuova crisi finanziaria, secondo i due economisti, e “la domanda più importante è quale sarà il vero fattore che scatenerà la prossima recessione e crisi globali, e quando“.

Libra Association sta lanciando il propria cripto, Alibaba sta lanciando la propria cripto cosi come Telegram, Line, tutte le maggiori aziende del mondo si stanno muovendo in questa direzione cosi come le banche.

Vuoi vedere che è proprio vero che la tecnologia Blockchain sta già governando tutto il mondo, anche se in Italia questa parola, Blockchain, è ancora sconosciuta?

La tecnologia si evolve ad una velocità pazzesca ed i regolatori, gli stati, i vecchi sistemi finanziari, non riescono a seguire il passo dell’evoluzione e sono costretti prima ad attaccare, perché lede il loro potere monopolistico e poi a soccombere ed inseguire.

Tutte questo è ben chiaro e visibile oggi, ovviamente il popolo deve arrivare in un secondo momento, ma questo secondo momento è quando non vi è più un vantaggio sostanziale.

Vorrei rifarmi ad una analogia fatta da Ari Paul, CEO di BlockTower Capital:

Nel 1994 l’email fu identificata come un valore aggiunto, cosi come lo sono oggi le criptovalute. Come l’email nel 1994, le criptomonete sono una tecnologia forte e ben strutturata pronta per l’adozione di massa, ma è ancora molto presto se osserviamo la curva di adozione.

Certo forse può sembrare strano il parallelismo tra le criptomonete e le email. Eppure Ari Paul, CEO di BlockTower Capital, consapevole della discutibilità di questa analogia, propone un’analisi sulla diffusione e adozione delle criptotavlute nella quotidianità.

Ari Paul analogia email criptomonete

Da cosa deriva l’analogia email vs criptomonete?

Come si può leggere nel tweet di Ari Paul, l’email fu inventata nel 1972 dall’ingegnere Arpanet Ray Tomlinson, è stata, inizialmente, un’applicazione “un gioco” per gli appassionati di ingegneria,  ed un piccolo numero di ricercatori scientifici. Così è stato fino alla fine degli anni ’80, quando cominciò a godere di un uso commerciale significativo.

Analogamente, Bitcoin è stato lanciato a gennaio 2009 è stata, sia la prima criptovaluta, sia la prima blockchain. Bitcoin è stata, inizialmente, una curiosità per gli appassionati di ingegneria dal 2009 al 2016. Ad oggi il numero di utenti è in progressivo aumento, così come aumentano i possessori di criptovalute.

Perché il 1994?

Lo ha spiegato Ari Paul. Nel 1994 c’erano troppo pochi utenti su Internet, e la fiducia nel nuovo ecosistema era ancora troppo bassa, anche perché l’infrastruttura di base era ancora molto limitata. Anche lì sembrava essere troppo presto per l’adozione delle email.

Osservando il mondo delle criptovalute, diversi progetti stanno lottando per ragioni simili. C’è ancora troppa poca fiducia nelle crypto e nella blockchain come tecnologia e molta di questa sfiducia è stata volutamente indotta. Anche dal punto di vista della sicurezza gli interrogativi sono ancora molti.

Manca l’ infrastruttura sottostante e manca un sistema normativo che ne consenta la concreta applicabilità.

Nonostante i numerosi attacchi subiti le criptovalute stanno gradualmente maturando ed evolvendosi, la tecnologia diventa più stabile e affidabile: Ma per quanto tempo sarà ancora troppo presto?

Nessuno ha la sfera magica, nessuno può saperlo, ma quello che è certo è che il progresso tecnologico si evolve ad una velocità mai vista, anche la potenza computazionale cresce vertiginosamente, sicuramente la velocità con cui avverrà l’adozione di massa delle criptovalute sarà nettamente superiore all’adozione delle e-email, che ha impiegato più di 20 anni prima di diffondersi.

La crisi?

La crisi potrà avvenire nel 2019 o nel 2020, oppure come indica la Federal Reserve il cui termine limite è il 2021. Nessuno ha la certezza di quando arriverà, ma vi è la certezza che arriverà e sarà necessaria, cosi come è certo che quando avverrà la crisi inizierà l’adozione di massa delle criptomonete e della Blockchain con tutte le sue applicazioni. Si perchè, come è sempre successo nel passato, serve una crisi per demolire il vecchio modello di Business e radicare il nuovo.

Avere le giuste informazioni può fare la differenza per quello che avverrà, per chi accompagnerà il cambiamento sarà un periodo di forte crescita in un mercato emergente e totalmente nuovo.

Analisi finanziaria 2019 – l’inizio di una nuova ERA

Con questo articolo vorrei fare un riassunto di tutte le notizie finanziare emerse nel 2019, perché i numeri ed i dati sono l’unica fonte attendibile di veridicità sullo stato economico finanziario mondiale.

Vorrei iniziare con l’affermazione del Chief Blockchain di Microsoft, la quarta rivoluzione industriale è in atto ed il tipping point è stato raggiunto, ossia il punto di non ritorno. Questo vuol dire che le nuove tecnologie, in primis la Blockchain e tutte le sue applicazioni sono il presente e saranno il futuro, e questo è un dato certo.

Blockchain tipping point

È importante affermare che una rivoluzione industriale è in atto, perché la rivoluzione digitale è “Disruptive” ossia è così forte da poter distruggere i vecchi modelli di business e radicare i nuovi. Se guardiamo alla storia non è nulla di nuovo, ogni rivoluzione industriale necessita di una recessione che resetta il sistema.

Si stima che ogni persona mediamente nella propria vita assista ad almeno 3 recessioni.

Ma quante persone sono informate sulla Blockchian sia da un punto di vista finanziario che industriale?

Grado di conoscenza finanaziaria

Come si evince chiaramente dal grafico in Italia la percentuale è molto bassa, quindi si può comprendere come vi sia molta mala informazione in questa nuova era digitale.

Inoltre anche il main stream infonde informazioni errate al fine di rallentare l’inesorabile declino di un sistema obsoleto.

Ma ora veniamo ai dati reali che ci aiutano a comprendere la realtà del sistema economico mondiale.

I dati principali da osservare, per quanto riguarda le valute, è l’andamento del potere di acquisto nel corso degli anni.

Poter di acquisto di euro e dollaro

Come si vede chiaramente dal grafico il potere di acquisto dell’euro è calato di più del 30%, ma quello più sconcertante è il dollaro che ha perso il 90% del proprio potere di acquisto. Quindi quando si parla di valute speculative, direi che le valute FIAT lo sono per eccellenza, perchè da quando sono state creata non hanno mai mantenuto il proprio potere di acquisto.

Se il potere di acquisto delle valute è calato vuol dire che il potere di acquisto delle famiglie e dei lavoratori è calato, di conseguenza anche il mercato economico cala perchè calano i consumi.

Se consideriamo il report del primo semestre 2019 della Federal Reserve Americana esce un quadro molto allarmante che riguarda anche noi Italiani.

Scrivono, indicando che il disequilibrio dei conti pubblici Italiani mette a rischio globale ossia potrebbe influenzare negativamente la situazione finanziaria degli stati uniti. Scrivono inoltre degli effetti della Brexit, della situazione di stress commerciale della guerra dei dazi tra Cina e Stati uniti hanno avuto un impatto notevole sull’economia mondiale.

Ma il dato più importante riguarda l’indice di recessione è salito fino al 40%, questo indice rileva la probabilità di una recessione nell’anno 2019. Secondo le loro analisi si prevede poi un forte aumento nel 2020 per poi individuare l’anno 2021 come l’inevitabile arrivo di una recessione economica globale.

C’è un altro dato importante di cui parlano ossia che il sistema economico finanziario è particolarmente debole e qualsiasi piccolo shock può innescare immediatamente la recessione. Tutti gli economisti dal mainstream e non stanno scrivendo e prevedendo, sulla base di dati reali, quello che potrebbe accadere prossimi mesi.

Visti i numerosi punti di debolezza del sistema economico finanziario globale può accadere nel momento più inaspettato, come è sempre successo nella storia.

Tutte le banche centrali hanno già provato con tutti i mezzi possibili a scongiurare la recessione, giocando sui tassi di interesse, basti vedere i mutui che vengono concessi al 1,70% fisso. C’è ancora un piccolo margine di manovra, si possono abbassare ancora un pò i tassi di interesse, ma sarebbe ancora più controproducente, perché si metterebbero ancora più in difficoltà le banche. Se saltano le banche il sistema economico va ancora più in difficoltà.

Quindi siamo tutti coinvolti in questa recessione, perché la maggior parte dei nostri soldi sono nelle banche e le carte da giocare per tentare di mantenere il vecchio sistema attivo si stanno esaurendo.

Analizziamo ora un altro dato importante uscito da poco dal BRI. Il BRI è la banca dei regolamenti internazionali, dove tutte le banche centrali fanno capo, in pratica coordina tutte le banche centrali mondiali, compresa la FED e la BCE.

La BRI nel suo rapporto economico annuale (cliccandolo potete scaricarlo in lingua italiana) sostiene che il debito pubblico totale mondiale è passa dal 7% del 2007 al 26% nel 2017, quindi in 10 anni è cresciuto del 19%.

Inoltre nel report si evidenzia come il debito privato delle imprese e delle famiglie delle economia emergenti sia aumentato dal 56% al 105% in rapporto al PIL, cioè raddoppiato. Questo indica che tutto il mondo oggi lavora sul debito e sulla continua creazione di debito che le banche centrali poi devono gestire ed equilibrare.

Inoltre scrivono che il rallentamento economico e molto più forte di quanto si aspettasse e sta creando molta paura sui mercati finanziari, questo è quanto dice la Banca delle Banche centrali di tutto il mondo.

Identificano quattro regioni principali:

  1. Le tensioni commerciali internazionali, quindi le politiche sui dazi e sul protezionismo.
  2. Il rallentamento della crescita economico cinese, la stessa cina che ora cerca di attivare politiche per rallentare la crescita del debito pubblico.
  3. Le politiche restrittive della Federal Reserve che influenzano le economie dei paesi emergenti.
  4. La contrazione economica di molti paesi occidentali tra cui vi è in primis la Germania (basti vedere il calo di produzioni automobilistiche nel primo semestre 2019 -8.1%), ma vi è anche una contrazione economica dei paesi emergenti.

La frase conclusiva che appare nel report indica: Si teme che se la situazione economica mondiale dovesse peggiorare, il sistema economico mondiale di deteriorerebbe ancora di più con impatto economico che si aplificherebbe attraverso il sistema bancario, cosa che sta già accadendo basta vedere la Deutsche Bank e Unicredit.

Come abbiamo visto tutti gli organi istituzionali confermano che la recessione è in arrivo, ma che portata potrebbe avere? Nessuno può fare una previsione accurata di quello che accadrà, ma ancora una volta analizziamo i dati storici, con questo articolo del Wall Street Journal.

Wall stree journal indice di crisi

Questo grafico riporta gli indici in negativo degli asset class nel corso degli anni dal 1901 ad oggi, analizzando si vedono i picchi più elevati in corrispondenza delle varie crisi e delle rivoluzioni industriali, inoltre è riportato l’indice del 2018.

Non credo, serva un economista per comprendere che prima di ogni rivoluzione industriale sia necessaria una crisi che resetta e distrugge i vecchi modelli di business per attuare quelli nuovi, ma nel 2018 si è visto il picco maggiore dal 1901 ad oggi è molto probabile che questa crisi sia anche la peggiore dal 1901 ad oggi.

Quindi non c’è da stupirsi se il mainstream non divulghi queste informazioni ed anzi, remi contro all’evoluzione tecnologica trainata dalla blockchain in tutte le sua applicazioni, criptomonete comprese. 

Se la massa scoprisse che siamo in periodo avanzato di recessione contribuirebbe ad accelerare il crollo economico, ma allo stesso modo se la blockchain e le criptomonete accelerassero la loro diffusione si avrebbe lo stesso effetto.

Quello che è certo, come sottolineato in un precedente articolo , la Blockchain distrugge il potere monopolistico delle banche centrali e dei governi sul valore, ma allo stesso modo crea un nuovo mondo dove l’uomo è al centro e non più le imposizioni sovraniste.

Riassumendo il mondo oggi è trainato dalla tecnologia e la tecnologie non è manipolabile o censurabile. La tecnologia Blockchain è già il presente ma nel futuro avrà un ruolo dominante anche in ambito finanziario. 

Quello che è certo è che la recessione economica arriverà, quando non lo si sà, ma molto prima di quanto si credi. La recessione comporterà l’evaporazione dei risparmi di milioni di persone, proprio di quelle persone che il sistema ha indotto una diffidenza infondata verso il nuovo paradigma economico generato dalla applicazione più nota della Blockchain, la criptomenta. 

Il rischio più grosso che ogni persona può compiere è ignorare queste informazioni, che non sono opinioni personali, ma dati reali e documentati, e non agire ed iniziare a muovere i primi passi in questo straordinario futuro totalmente digitale, dove le criptomonete giocheranno un ruolo fondamentale, prima che sia troppo tardi.

Classificazione Criptomonete -Facciamo un pò di chiarezza.

Classificazione Criptomonete

Forse è venuto il momento di fare un po' di chiarezza nel mondo delle criptomonete, in particolar modo perché comunemente si classificano le criptomonete in un unico calderone come se fossero tutte uguali. Molto spesso si sente dire "questa criptomoneta è la migliore", "questa criptomonete è megliore di quella", ma non è cosi non vanno valutate in base al valore economico ma in base alla natura per cui sono nate ed in base al progetto che vi sta alle spalle.

E’ molto difficile oggi fare una classificazione del mondo cripto anche perché è un mondo in rapida e continua evoluzione.

Ad oggi non esistono categorie ben definite dove sia possibile ricavare una standardizzazione tra le Coins ed i Tokens. Tuttavia due autorità di vigilanza la SEC (Security Exchange Commission) e la FINMA (Autorità di vigilanza sui mercati finanziari) hanno proposto pubblicamente una classificazione di cui pubblico quella della Finma che è anche in lingua Italiana: https://www.finma.ch/it/news/2018/02/20180216-mm-ico-wegleitung/

La SEC suddivide il mondo delle criptomonete in 3 categorie:

  1. Coin o criptocurrencies che possiamo definire tutte quelle valute digitali basate su tecnologia blockchain che nascono come forma o mezzo di pagamento, alcuni esempi sono OneCoin, Bitcoin, LiteCoin, ma anche le privacy coin come Zcash, Monero
  2. Utility Tokens sono quei tokens che danno diritto ad usufruire di alcuni servizi generalmente accessibili sulla piattaforma che li ha emessi alcuni esempi sono ICO Media, Sia Coin, Golem
  3. Security Tokens sono il corrispettivo tokenizzato di alcuni strumenti finanziari classici come per esempio i bonds, equities, certificati di proprietà alcuni esempi sono Modum, Polymath, Securitize

L’autorità Svizzera FINMA fa invece una suddivisione leggermente diversa ma i contenuti sono gli stessi:

  1. Asset Tokens
  2. Utility Tokens
  3. Payment Tokens

Finma classificazione tokens

Vediamoli in dettaglio queste tipologie di Tokens

Utility Tokens

La definizione per entrambi gli enti governativi è la stessa.

Gli Utility Tokens fornisco il diritto all’utilizzo di alcuni servizi, funzionalità, benefici o accessi premium ad una piattaforma. Gli utilizzi possono essere di svariato tipo, se analizziamo SIA Coin e FileCoin danno il diritto all’utilizzo di una spazio di archiviazione in cloud decentralizzato, mentre Golem permette di affittare potenza computazionele, DAV Coin piattaforma decentralizzata per il settore dei trasporti.

Security Tokens / Asset Tokens

I security Tokens rappresentando la versione digitale di alcuni strumenti finanziari classici come le azioni societarie, la proprietà immobiliare, i bond, il frazionamento proprietario esso sia di un immobile o di una opera d’arte ma anche di una pianta, un terreno agricolo, una macchina operativa. Questi tokens danno diritto di ricevere una parte degli utili o delle proprietà.

Coins / Payment Tokens

In questa categoria ricadono tutte quelle currencies basate su tecnologia blockchain nate con l’obbiettivo di essere una forma di pagamento e quindi non sono considerate dalle autorità come una tipologia di investimento e per le quali non va utilizzato il termine investimento.

Alcune di queste si sono trasformate in monete puramente speculative tipo il Bitcoin ma altre sono risultate negli anni una forma di “stores of value“, arrivando paradossalmente a disincentivare lo spenderle.

Quelle appena elencate sono le definizioni classiche ma tutto il mondo è in continua evoluzione e tutto sta avvenendo molto rapidamente tanto che sono nate nuove classificazioni e nuove forme.

Debt Coin

E’ nata una nuova sottocategoria dei security token detta debt token, come si intuisce dal termine rappresentano i debiti, saranno quindi valorizzati in base al totale del valore debitorio, del suo interesse e dell’affidabilità del debitore. Nella finanza tradizionale lo conosciamo come bond o mutui.

Stable Coin

Una classificazione molto importante sono le stable coin. Sono dei token appositamente progettati per ridurre al minimo la volatilità, questo avviene  ancorando il suo valore a forme valutarie pressoché stabili come le valute fiat oppure le materie prime considerate come beni rifugio, per esempio l’oro con un rapporto uno ad uno. Il primi esempi di Stable Coin sono USD Tether (USDT) e il Gemini Dollar (GUSD). Di queste stable coin esiste già una seconda evoluzione, le stable coin decentralizzate ancorate ad un collaterale che non è in valuta fiat o una materia prima ma in una criptomonetea.

NFT (non fungible token)

Esiste anche un ecosistema separato denominato NFT (non-fungible token) che, al contrario di bitcoin e delle alt coin, non sono interscambiabili.

Gli NFT sono sempre basati su tecnologia blockchain ma la particolarità di questa tecnologia fa si i token siano tutti diversi l’uno dall’altro e siano ben distinguibili.

L’esempio più noto è il gioco basato su Ethereum CryptoKitties questo gioco è basato sullo standard ERC721 ed è decentralizzato e si basa sul fatto che non vi sia un gatto uguale all’altro e che ve ne sia una scarsa quantità, ii principio di scarsità ne crea il valore. Ad oggi si contano più di 800.000 gatti digitali quantificabili in più di 25 milioni di dollari in transazioni.

Questo è possibile integrando nel token dei metadati, avatar, ID digitali tutte informazioni che rendono il token unico al mondo.

Dopo questa affermazione si comprende che le funzionalità degli NFT vanno ben oltre le attrazioni dei giochi. Le NFT potrebbero essere la chiave per una nuova evoluzione del mondo blockchain verso un mondo completamente digitale. Considerate che negli NFT è possibile inserire dei metadati quindi potrebbero, per esempio, rappresentare un debito, marchi, brevetti, licenze software, oggetti da collezione, tutta una serie di informazioni che per natura sono uniche e quindi e preziose.

Considerazioni finali:

Come si può facilmente capire dalla lettura di questo articolo non possiamo classificare tutta la tecnologia blockchain come criptomonete, questa tecnologia va ben oltre e sicuramente sarà scritta nei libri di storia come la tecnologia che abbattuto le frontiere verso una vera globalizzazione, ma soprattutto che ha innescato il processo evolutivo della digitalizzazione.

Possiamo essere favorevoli o contrari a questo processo di digitalizzazione del mondo, ma come sempre è successo nella storia, l’evoluzione avviene con o senza il nostro consenso.

Molti posti di lavoro spariranno, ma molti altri nasceranno, nuove figure professionali, nuovi modi di operare, nuovi modi di pensare. Se abbiamo la giusta apertura mentale ed un po' di iniziativa oggi possiamo creare la storia e vedere in un mercato oppresso dall’economia, dai governi e dalle politiche monetarie un mare florido che porterà alla creazione di nuove aziende che saranno i nuovi colossi del futuro avremo la possibilità di uscire dai mercati tradizionali ed emergere in nuovi mercati emergenti che ogni giorno si radicano e consolidano sempre di più.

Non sottovalutate queste informazioni perchè oggi si scrive il futuro e siamo in una fase di rapida evoluzione che farà la differenza e selezione per le aziende.