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Cosa è la BlockChain di cui si sente molto parlare

Cosa è la blockchain

Cosa è la BlockChain? Come funziona la Blockchain? Come può essere utilizzata in Italia?

La Blockchain è una tecnologia nata a seguito della crisi economica del 2008 ed ancora oggi non si conosce il suo inventore. Da subito ha sollevato una doppia reazione. 

Ma cosa è effettivamente la Blockchain?

Possiamo definire la Blockchain un registro transazionale sicuro ed impenetrabile. Questo ci indica che può essere utilizzata in molti settori applicativi dove sia necessario un intermediato fidato, per esempio, in campo finanziario può essere utilizzata come un sistema di trasferimento del valore, in campo contrattualistico come il notaio che certifica il contratto, può sostituirsi alla motorizzazione civile nella compravendita di automobili o al catasto per la compravendita di case. In pratica elimina tutti gli intermediari fidati in quanto la tecnologia stessa è l'intermediato fidato, ma sopratutto è un sistema non modificabile o alterabile e molto più sicuro dell'attuale sistema bancario.

Questa tecnologia nacque nel 2008 dal suo inventore conosciuto con lo pseudonimo Satoshi Nakamoto con l'idea di creare una forma di valore che fosse priva di inflazione, che non fosse soggetta al controllo dei governi e dalle banche centrali e che avesse dei tempi di transizione molto più veloci e molto più economici dell'attuale sistema bancario e fu cosi cha nacque il Bitcoin, la prima forma di criptomoneta generata dalla tecnologia Blockchain.

La blockchain è un nuovo concetto di trust che può essere centralizzato o decentralizzato.

Concretamente possiamo definire la Blockchain come un protocollo di comunicazione basato sulla logica del database distribuito (un database in cui i  dati non sono memorizzati su un solo server ma su più macchine collegate tra loro, chiamate nodi).

La Blockchain è un database formato da blocchi nei quali vengono memorizzate transazioni valide correlate da un marcatore temporale (timestamp). Ogni blocco include l’hash (ossia una funzione informatica algoritmica irreversibile che mappa una stringa di caratteri di lunghezza arbitraria in una stringa di caratteri di lunghezza predefinita) del blocco precedente, in questo modo si collegano i blocchi insieme. I blocchi  così collegati formano una catena, con ogni blocco addizionale che rinforza quelli precedenti.

La Blockchain nella forma iniziale in cui fu progettata è anche un registro pubblico e condiviso costituito da una serie di client (computer o server). La Blockchain è organizzata per aggiornarsi automaticamente su ciascuno dei client che partecipano al network. In questo modo vi è una copia del database su tutti i client o nodi connessi al sistema e quindi è difficilmente attaccabile dagli hakers.

Perché la Blockchain è sicura?

La caratteristica più importante della blockchain è la sicurezza. Come visto in precedenza vi è una marca temporale marca temporale che impedisce che una operazione, una volta eseguita, venga alterata o annullata.

Una altra caratteristica importante della Blockchain primordiale è che il funzionamento non è garantito da un ente centrale, ma ogni singola transazione è validata dall’interazione di tutti i nodi.

La marca temporale è di fondamentale importanza per l'utilizzo come intermediario fidato in quanto consente di associare una data e un’ora certe e legalmente valide ad un documento informatico.

Il rapporto tra Blockchain e le criptovalute?

Spesso il termine Blockchain è inteso come la tecnologia utilizzata quelle applicazioni Cryptocurrency-like. Il protocollo Bitcoin rappresenta solo una – la prima – delle possibili realizzazioni.

Il Bitcoin è un protocollo di comunicazione basato sulla tecnologia Blockchain che permette di trasferire valore esattamente come inviare una mail o un messaggio di WhatsApp è stato il primo a dare il via all'era delle criptomonete. Già ora hanno un ruolo molto rilevante nella finanza mondiale e sempre di più lo sarà nel corso degli anni.

Come funziona la Blockchain?

Il modello di trasferimento della Blockchain si basa sulla combinazione tra firma digitale e marca temporale (timestamp): la prima garantisce che mittente e destinatario di un qualsiasi tipo di messaggio (ad esempio la transazione nel mondo dei pagamenti, oppure il trasferimento di proprietà di una automobile) siano identificati in modo certo (in modo certo significa non come persone ma come nodi), il secondo permette che un insieme di informazioni, validate con la marca temporale da parte di un nodo scelto casualmente da un robusto modello matematico, venga comunicato e scritto nel registro di tutti gli altri nodi della rete e reso irreversibile, in questo modo nessuno può annullare o variare questo trasferimento di informazioni.

Se analizziamo il Bitcoin, tutte le operazioni sono confermate idealmente dalla rete entro dieci minuti (nel corso degli anni sono stati sviluppati protocolli molto più rapidi, come quello di Litecoin e OneCoin), attraverso il processo di consenso distribuito detto “mining”. In pratica la correttezza delle operazioni (o transazioni) immesse nella rete viene verificata dai computer o server connessi al network che lo confrontano con la versione più aggiornata della Blockchain. Il primo nodo che ottiene semaforo verde lo comunica a tutti gli altri, che provvedono a convalidare il blocco aggiornando la Blockchain. In questo modo si preservano al tempo stesso l’ordine cronologico delle operazioni e la neutralità della rete. 

Le caratteristiche della Blockchain

Quali sono le caratteristiche principali della blockchain? 

  • Affidabilità. Ad oggi esistono Blockchain centralizzate e decentralizzate, pubbliche e private. In ogni caso la Blockchain è costituita da una rete di computer o server e non è governata dal centro, tutti i nodi partecipanti hanno una parte di controllo dell’intera catena, la blockchain diventa un sistema meno centralizzato, meno governabile, ed allo stesso tempo molto più sicuro e affidabile, ad esempio da attacchi di hakers è decisamente molto più sicura dell'attuale sistema bancario.
  • Trasparenza: le transazioni effettuate attraverso la blockchain sono visibili a tutti i partecipanti, garantendo così trasparenza nelle operazioni.
  • Convenienza: essendo un intermediario fidato, non ha bisogno di altri intermediari e di conseguenza è molto più economica, basti pensari hai cosi ed alle procedure da effettuare per il cambio di proprietà di una automobile, con la blockchain la stessa operazione può esserre effettuata dal salotto di casa.
  • Solidità: le informazioni che sono memorizzare nella blockchain non possono essere modificate in alcun modo e quindi sono informazioni molto più attendibili per il fatto che non possono essere alterate.
  • Irrevocabilità: con la blockchain è possibile effettuare transazioni irrevocabili, mentre, per esempio un bonifico può essere revocato o può sparire nei meandri del sistema bancario, e allo stesso tempo più facilmente tracciabili (anche il Bitcoin è tracciabile come transizione ma chi effettua una transizione è un pseudonimo e non una persona fisica, altre criptomonete utilizzano la procedura KYC per conoscere i due interlocutori). In questo modo si garantisce che le transazioni siano definitive, senza alcuna possibilità di essere modificate o annullate.
  • Digitalità: con la blockchain tutto diventa virtuale. Grazie alla digitalizzazione, gli ambiti applicativi di questa nuova tecnologia diventano tantissimi.

Non solo Bitcoin

Il Bitcoin è stato il padre di tutte le criptomonete e l'idea di base era ottima, creare una moneta libera dall'inflazione e del controllo e manipolazione degli stati e delle banche centrali, ma nel corso degli anni il Bitcoin (sopratutto dal 2013) si è trasformato in uno strumento finanziario speculatorio, dove il suo valore non è cosi importante, ma quello che è importante è il fatto che vari costantemente ogni giorno. 

Questo fa sia che oggi, il Bitcoin, sia forse il miglior strumento per fara Trading, e quindi non è alla portata di tutti. Inoltre il fatto che sia completamente anonimo si presta molto bene per gli illeciti, droga, armi, petrolio e anche come riscatto per i Virus informatici. Inoltre il tempo di transizione è molto elevato e fa in modo che non sia possibile utilizzarlo in economia reale, pensate al fatto di bere un caffè ed aspettare almeno 10 minuti per vedere la transizione accreditata, oppure effettuare un acquisto on-line e non ricevete il prodotto, la transizione è irrevocabile e l'avete fatta ad uno pseudonimo.

Come viene utilizzata la Blockchain in Italia?

La Blockchain non è soltanto criptovaluta. La monete virtuale è infatti solo una una delle sue innumerevoli possibili applicazioni. Senza una gestione centralizzata, la Blockchain permette di inviare qualsiasi dato in maniera sicura, eliminando drasticamente la catena degli intermediari, permettendo uno scambio di dati sicuro tra due entità, senza dover utilizzare mezzi di terze parti quali ad esempio un provider di posta elettronica, oppure un servizio di cloud computing esterno oppure certificatori esterni o sistemi di timestamp per la data certa.

Si è parlato molto di Blockchain anche al World Economic Forum (Forum economico mondiale) e sono molti gli investitori che oggi stanno puntando ad altri investimenti in ambito Blockchain, e quindi dagli investimenti iniziali che ci sono stati soltanto nella nuova valuta e in nuovi sistemi di pagamento, si passa finalmente a nuovi investimenti, in settori nuovi e diversi tra loro.

1) Blockchain in finanza e banche

La finanza e l’economia sono sicuramente i settori presi più di mira dagli investitori in relazione alla blockchain. Non essendoci intermediari a gestire le transazioni, la blockchain abbatterebbe i costi delle commissioni delle banche, permettendo risparmi, velocità e affidabilità delle transazioni, inoltre è possibile creare un sistema finanziario senza la necessità di avere una banca.

2) Blockchain nelle Assicurazioni

Transazioni sicure e decentralizzate, sono una base solida per prevenire le frodi, per garantire un maggior controllo, per avere dati e reportistiche migliori.

Da un punto di vista tecnico, gli assicuratori vedono la blockchain come una opportunità per integrare un sistema di terze parti affinché si riducano i costi delle loro piattaforme di gestione, migliorando allo stesso tempo l’esperienza utente (customer experience) e la quota di mercato, e sviluppando nuove soluzioni ed opportunità.

3) Blockchain nei Pagamenti digitali

Sicuramente la Blockchain sarà il nuovo sistema di pagamenti del futuro, vi sono ancora molti problemi, sopratutto con le blockchain più datate, problemi che vanno affrontati, come ad esempio il tempo di elaborazione di una transazione, che è ancora molto lento considerando le necessità di un mercato ed un mondo che va sempre più veloce. Se consideriamo, per esempio la Blockchain di OneCoin ha un tempo di transizione inferiore al minuto e riesce a gestire più transizioni di mastercard e visa messe assieme, un notevole passo in avanti rispetto al Bitcoin. 

4) Blockchain nell’Agrifood

Nell’ Agrifood la blockchain trova un ulteriore ottimo “alleato”. Alcune delle caratteristiche applicative della blockchain nell’agrifood sono la tracciabilità, la trasparenza, di chi vuole “raccontare la storia” del proprio cibo, utilizzando la blockchain per garantire affidabilità. Pensate alla tracciabilità del latte o della carne e di qualsiasi prodotto alimentare, si potrebbe risalire a tutta la sua storia, ma sopratutto tutte queste informazioni sono certe e non manipolate, un esempio potrebbe essere un QrCode che si legge col telefonino e potremmo risalire alla storia di quel formaggio o di quella bistecca.

5) Blockchain nell’Industry 4.0

Anche nel manifatturiero la Blockchain può essere un valido alleato. Grazie alla blockchain nell’industry 4.0, infatti, è possibile sfruttare la logica decentralizzata per produrre tecnologie in grado di supportare al meglio la produzione, logistica e supply chain, così come altre aree “core” dell’azienda. 

6) Blockchain nell’IoT

Anche nell’internet delle cose la blockchain trova una grande utilità: grazie alla sua facilità di scambio dati, infatti, la tecnologia blockchain potrebbe essere utilizzata per facilitare la comunicazione tra oggetti IoT connessi, oltre a rendere lo scambio di dati più sicuro e veloce.

7) Blockchain nella Sanità

Per quanto riguarda blockchain e sanità, gestire i dati medici dei pazienti attraverso un sistema condiviso, permetterebbe ai medici di condividere informazioni sui pazienti in maniera sicura e veloce, accessibile a tutto il comparto medico e quindi aiuterebbe molto la medicina e la sanità a migliorare il servizio fatto ai pazienti, con la possibilità di avere sotto controllo l’intera cartella clinica di un paziente indipendente dal medico o ospedale in cui si reca, e quindi di conoscere in anticipo la storia del paziente, in modo da somministrare cure migliori e in tempi più rapidi.

8) Blockchain nella Pubblica amministrazione

Anche la blockchain nella pubblica amministrazione trova ambiti di applicazione. La blockchain potrebbe infatti ad esempio aiutare la pubblica amministrazione e i cittadini ad avere una vera identità digitale, condivisa e implementata in questo sistema, con diversi vantaggi tra cui: rendere più difficile l’evasione fiscale, avere un controllo maggiore dei cittadini e quindi combattere la criminalità, servizi semplificati in tutti i settori della pubblica amministrazione (invio di dati semplificato), e molto altro. Anche le elezioni potrebbero essere gestite dalla Blockchain di modo che il voto possa essere certo ed immodificabile.

9) Blockchain nel Retail

La blockchain sembra essere un modello interessante da utilizzare nei negozi e nel retail: con la blockchain infatti gli attuali metodi di pagamento in negozio potrebbero essere estesi alle criptovalute, come in mosti stati già sta avvenendo, permettendo quindi ai clienti pagamenti molto più rapidi, oltre che essere più economici, rispetto alle attuali carte di credito. Garantedo pagamenti più veloci ed economici, e quindi più convenienti, sopratutto per i gestori dei negozi, può essere offerto un servizio migliore al cliente, che quindi potrebbe dare un vantaggio competitivo agli store che decideranno per primi di abilitare queste nuove tecnologie nei loro punti vendita.

Quale futuro ci riserva la Blochchain?

Lo scenario economico futuro è già stato preso e le criptomonete sono già il futuro dei pagamenti, oggi vi sono molte criptomonete sul mercato circa 900, ma poche hanno le potenzialità e le capacità per affermarsi in economia reale. Tutto il mondo sta cambiando grazie alla tecnologia Blochchain e tutto cambierà nei prossimi anni trasformandosi in una vera realtà digital che abbatterà molte barriere che spesso sono state introdotte dalla pubblica amministrazione. Quello che è certo è che la criptomoneta è una opportunità per tutti, se si hanno le giuste informazioni.

In rete trovate molte informazioni negative in merito alle criptomonete perchè spaventano i poteri forti, ma ormai sono una realtà consolidata.

Deep Web e Dark Web coprono il 90% del Web

Deep Web e Dark web coprono il 90% del web

Le zone nascoste della Rete costituiscono oltre il 90% del web questo è un dato di fatto, abbiamo già spiegato in questo articolo come accedere al Deep Web.

Il World Wide Web corrisponde in pieno al suo nome ossia è mondiale (worldwide) ed estremamente vasto, ma se ci limitassimo a considerarne lepagine web che i motori di ricerca indicizzano ci limiteremmo a considerarne soltanto una parte, quella più visibile e minore.

Noi possiamo possiamo immaginare il web come se fosse costituito da diversi strati. Il primo, quello più superficiale, è anche quello più frequentato e quello più visibile. Infatti viene chiamato il Surface Web o Visibile Web consta di tutte le pagine raggiunte dai motori di ricerca, che non sono poche.

Si può dare credito alla stima di World Wide Web Size, secondo la quale le pagine indicizzate sono oltre 4,73 miliardi (ma secondo altre stime una cifra più realistica sarebbe di 8 miliardi di pagine): un numero enorme, difficile da immaginare, ma che tuttavia corrisponde soltanto a una parte dell'intero web. Quella, appunto, più superficiale.

Seguendo l'abusata immagine dell'iceberg, potremmo dire che il Surface Web corrisponde alla parte dell'iceberg che si vede al di sopra della superficie del mare. Ciò che sta sotto detta superficie, però, è anche molto più vasto.

È questo il deep web, tutto ciò che i motori di ricerca non riescono a raggiungere e che quindi noi non vediamo e non troviamo. 

Esistono delle stime secondo le quali questo "web sommerso" sia addirittura tra le 400 e le 500 volte più grande del "web di superficie" e, sebbene spesso all'espressione deep web si associ la sensazione che si stia parlando di qualcosa di illegale, ciò non è vero: semplicemente, è qualcosa che resta nascosto alla prima occhiata, ma è anche pur vero che vi è molto traffico illegale.

Il dark web invece è diverso. In questo caso stiamo parlando di siti non indicizzati dai normali motori di ricerca, che spesso sono ospitati su server anonimi e accessibili soltanto tramite mezzi che permettano di nascondere la propria identità: per esempio adoperando software come TOR, uno dei più diffusi sistemi di comunicazione anonima.

Usando un browser e TOR (o anche il TOR browser, che permette di evitare le operazioni di configurazione) si riesce ad accedere a una piccola galassia di siti di ogni natura: molto più piccolo del deep web, il dark web comprende davvero di tutto, compresi siti che trattano argomenti – e merci – illegali.

Un esempio, che è molto diffuso nel Dark Web, sono i marketplace dove si possono acquistare medicinali, droghe e armi che non sarebbero altrimenti ottenibili nel rispetto della legge. C'è anche una macabra realtà nel Dark Web un elevatissimo traffico di materiale pedo pornografico.

Il nome di Silk Roadd ovrebbe far suonare un campanello nelle menti di chi ha frequentato il web negli ultimi due anni: fu chiuso nel 2013 a seguito di un raid dell'FBIdopo due anni di attività, era noto come «l'Amazon della droga» per motivi che dovrebbero essere ovvi.

La caduta di Silk Road non ha certo portato alla chiusura delle attività illegali condotte nel dark web, ma anzi: siti come Agora, Alpha Baye altri ancora ne hanno preso il posto, generando un volume d'affari giornaliero calcolato da alcuni ricercatori della Carnegie Mellon intorno ai 500.000 dollari.

Non bisogna peraltro pensare che tutti coloro i quali usano TOR siano dediti ad attività illecite: per esempio c'è anche chi semplicemente vuole tutelare la propriariservatezzae chi è costretto a nascondere le proprie simpatie politiche, non in linea con quelle del governo del suo Paese, per paura di ripercussioni sulla sua vita reale e pertanto si affida alla parte nascosta e "oscura" della Rete.

Fonte: ZEUS News

L’unione Europea e la neutralità delle reti, un principio

rete neutrale comunità europea

Il Parlamento Europeo ha approvato il testo che dovrebbe garantire l'equità del trattamento del traffico, ma che apre la strada a discriminazioni tecniche ed economiche per i servizi veicolati dagli ISP. Magra consolazione, l'abbattimento del roaming

A nulla sono serviti gli allarmi delle associazioni che si battono a favore dei diritti digitali e gli appelli delle aziende IT, ed è rimasto inascoltato anche il pronunciamento del padre del World Wide Web Tim Berners-Lee, che ieri auspicava di responsabilizzare i membri del Parlamento Europeo: la votazione in seduta plenaria ha approvato un testo che non contiene nemmeno le parole "neutralità della Rete", lasciando campo libero alle incertezze, e spazio di manovra a coloro che perseguissero l'interesse di una Rete a diverse corsie, con diversi privilegi, nelle mani degli operatori.

Il testo approvato nel 2014 dal Parlamento Europeo per dare vita ad un Mercato Unico della Telecomunicazioni, estremamente garantista rispetto all'equità di trattamento del traffico e dei servizi di rete, nel corso dei mesi e nel corso dei triloghi è stato pesantemente strattonato, soprattutto dal Consiglio, e le garanzie rispetto alla neutralità della Rete sembrano essere state giocate come merce di scambio per raggiungere un accordo sulle previsioni relative all'abbattimento dei costi di roaming. Il testo all'esame del Parlamento Europeo, il testoapprovato con 500 voti a favore, contro 163 contrari, non ha accolto nessuno degliemendamenti che avrebbero potuto reintrodurre la salvaguardia della neutralità della Rete.
Nonostante in linea di principio si stabilisca che la necessità di "trattare tutto il traffico dati in modo equivalente", sono sostanzialmente l'incompletezza e la vaghezza a rendere il Pacchetto Telecomunicazioni una minaccia ad una rete neutrale.

È la mancanza di chiarezza a lasciare campo libero agli operatori di agevolare certi servizi rispetto al traffico ordinario e ad aprire il campo ad accordi con fornitori di contenuti e servizi disposti a pagare per aggiudicarsi la priorità dei propri "servizi specializzati". Lediscriminazioni tecnologiche, poi, sono addirittura incoraggiate con la discrezionalità lasciata agli ISP di delineare delle "classi" di servizi o delle "specifiche categorie di traffico", magarisgradito al mercato come quello delle VPN o della rete BitTorrent, che prevedano "diversi requisiti di QoS", a cui possano essere applicate "delle ragionevoli misure di gestione" in deroga al principio che tutti i bit che scorrono in rete siano trattati con equità.

Ad incoraggiare gli ISP ad agire sul traffico sono poi le eccezioni previste per le situazioni di imminente congestione della rete: le misure di network management sono ammesse non solo per risolvere delle contingenze, scoraggiando così gli investimenti degli operatori nell'infrastruttura. 

È la mancanza di previsioni per limitare le discriminazioni economiche a configurare l'avvento di un mercato fondato su servizi zero rating, considerati dall'Europa una minaccia solo "in certe circostanze", e ad aprire agli accordi tra fornitori di connettività e fornitori di contenuti che paghino per includere i propri servizi nei piani di connettività offerti agli utenti, così da scavalcare la concorrenza. Il Parlamento europeo ha formalmente scaricato sugli stati membri la responsabilità di decidere a riguardo, senza però specificare le modalità e la portata degli interventi che gli stati potranno mettere in atto: anzi, è probabile che Slovenia e Paesi Bassi, che dispongono di leggi a tutela della neutralità della Rete in opposizione ai servizi zero rating, e che si sono espresse contro il testo approvato oggi, saranno costrette a rivedere il loro impianto normativo.

Hanno espresso delusione parlamentari come la Pirata Julia Reda e come Marietje Schaake, mentre il Commissario responsabile per l'Economia e la società digitali Oettinger non esita acelebrare l'accordo raggiunto in vista di una "Internet aperta", con "nuove regole che assicureranno che il traffico internet sia trattato equamente", "senza discriminazioni" o "prioritizzazioni a pagamento", "mettendo al bando il blocco e il throttling dei servizi". Il vicepresidente della Commissione Europea Andrus Ansip, più elegantemente, pone l'accento sulla novità delle regole che per la prima volta in Europa sanciscono il principio della neutralità della Rete. A determinare se questo principio rimarrà soltanto tale saranno le negoziazioni con il BEREC: le speranze a cui si aggrappa la società civile connessa sono riposte nel regolatore, che ha nove mesi per tracciare le linee guida per l'implementazione a favore dei paesi membri.

Ai cittadini europei resta la rumorosa soddisfazione per il passo avanti compiuto sulla strada del roaming zero: una strada tracciata da tempo, che si concluderà il 15 giugno 2017, con una tappa intermedia fissata per il 30 aprile 2016, quando le maggiorazioni sulle tariffe mobile all'estero non dovranno superare i 5 centesimi di euro al minuto per le chiamate vocali e per ogni MB di traffico dati e i 2 centesimi per gli SMS. Le scappatoie per gli operatori sono comunque previste "in casi eccezionali", qualora dimostrassero di non essere in grado di recuperare i costi sostenuti, e per prevenire che gli utenti abusino del "roaming permanente".

Fonte: punto-informatico.it
 

Deep Web – Quanti lo conoscono?

Deep Web lo sconosciuto

Deep Web: cos’è e come entrare

Attualmente si sente molto spesso parlare, in TV e sui giornali, di Deep Web, ma di sapete di cosa si tratta precisamente?

Molto semplicemente, il Deep Web è una parte di Web “sommersa” dove vengono svolte tantissime attività, da quelle illegali (come la vendita di documenti falsi) ad altre che si potrebbero dire molto più “tranquille”. Sostanzialmente sono dei siti “nascosti”, che non si trovano e non possono essere trovati con delle ricerche nei normali motori di ricerca, come Google, inoltre questi siti possono essere visitati solo sfruttando la rete di anonimizzazione TOR e quindi TOR Browser.

Di TOR (ossia The Onion Router) è un sistema di anonimizzazione gratuito che permette di nascondere il proprio indirizzo IP e la propria identità in Rete “rimbalzando” la connessione fra vari computer sparsi in tutto il mondo. Sembra molto difficile ma in realtà è molto facile accedere al Deep Web sfruttando le sue potenzialità.

Il metodo più semplice per entrare nel Deep Web è quello di scaricare TOR Browser che in pratica è una versione portable modificata di FireFow. Per farlo, collegati al sito Internet di Tor Browser Bundle e clicca sul link 32/64-bit collocato accanto alla voce Italiano (it) (nella colonna Microsoft Windows).

Una volta che hai scaricato non ti resta che fare doppio click su installa ed si scompatterà nella cartella che desideri, poi non ti restetà che lanciare l'icona Start Tor Browser

Il sistema ti connettera in modalità anonima al circuito TOR ed ora potrai iniziare a navigare nel deep web digitanto l'indirizzo nella barra degli indirizzi.

Al termine della navigazione nel Deep Web, puoi disconnetterti da Tor e cancellare automaticamente tutte le tracce delle tue recenti attività online chiudendo Tor Browser. Esatto! Clicchi sul pulsante con la x in alto a destra e il gioco è fatto.

Come navigare nel Deep Web

I siti presenti nel Deep Web non si possono trovare nei comuni motori di ricerca questo significa che devi avere dei punti di partenza alternativi per trovare tutte le risorse nascoste di questo mondo.

Per fare un esempio uno degli accessi impossibili dei normali browser è il Hidden Wiki, dope puoi accedere con Tor cliccando qui: Hidden Wiki, un sito collaborativo in cui gli utenti del Deep Web provenienti da tutto il mondo che postano link a siti nascosti di ogni genere. I link sono suddivisi per genere e lingua e si può trovare davvero di tutto: dai negozi ai siti per lo scambio di file in maniera sicura.

Un altro sito simile a Hidden Wiki, con link forniti dagli utenti, è Onion URL Repository. Esiste anche un motore di ricerca per il Deep Web denominato Torch, che allo stato attuale dovrebbe indirizzare oltre 118mila pagine del “Web sommerso”. Consultali e nelle loro pagine troverai sicuramente il meglio del Deep Web.

Il Deep Web è accessibile anche da smartphone e tablet. E' necessario installare le giuste applicazioni, vediamone alcune:

  • Su iPhone e iPad è disponibile il browser Onion Browser che è open source e non richiede alcuna configurazione particolare, difatti una volta avviato stabilisce automaticamente la connessione alla rete Tor. Costa 0,89 euro e non richiede il jailbreak. Non è sempre velocissimo nell’aprire le pagine Web, qualche volta si può bloccare, ma attualmente è difficile trovare di meglio su iOS senza sbloccare il sistema.
  • Su Android invece ci si può affidare a due app, Orbot e OrBrowser. Il primo è il client ufficiale di Tor per Android mentre il secondo è un browser Web pre-configurato per la navigazione anonima (quindi anche al Deep Web). Per utilizzarli, devi prima scaricare Orbot e seguire la procedura di configurazione iniziale pigiando su Ho capito e desidero continuare senza il root se hai un telefono/tablet non sbloccato oppure su Richiedi accesso superuser se hai un terminale sottoposto alla procedura di root. Dopodiché devi tenere il dito sul pulsante Power per un paio di secondi, attendere che venga stabilita la connessione alla rete TOR, selezionare l’icona del mondo in alto a destra e pigiare su Check browser per avviare OrBrowser e cominciare a navigare online.

Attenzione: tutte le informazioni e i link contenuti in questo articolo sono a puro scopo informativo, non è assolutamente mia intenzione promuovere qualsivoglia tipo di attività illegale e non mi assumo alcuna responsabilità circa l’uso che farai delle indicazioni presenti nell’articolo.

I pc basati sulla fisica quantistica sono più vicini

Uno studio italiano messo in luce un fenomeno che potrebbe accellerare lo sviluppo dei computer.

I computer del futuro potrebbero essere basati sulla fisica quantistica. La loro realizzazione è più vicina grazie a uno studio appena pubblicato da ricercatori italiani sugli Scientific Reports di Nature che ha contraddetto e sfatato un principio ben noto nella teoria dell'informazione quantistica e che riguarda un fenomeno chiamato entanglement.
FENOMENO FISICO. Consiste in una sorta di strettissima correlazione tra due particelle che, anche se fisicamente distanti tra loro, hanno caratteristiche sovrapponibili: misurando un certo valore per una particella, istantaneamente viene influenzato lo stesso valore per l'altra particella, in modo che il risultato globale rimanga identico. Questo fenomeno è alla base di tecnologie del futuro come la crittografia quantistica, ma vuole essere sfruttato anche per fare sempre più calcoli in parallelo nei computer basati sui quanti.

Da: 

Mercato PC, piangono i numeri

Le società di analisi aggiornano le previsioni sul numero di sistemi commercializzati, e i numeri sono invariabilmente negativi: Windows 10 pare aver fatto più male che bene al mercato dell'hardware. Se ne riparlerà nel 2016

Roma – Nelle loro ultime stime preliminari sul numero di PC commercializzati durante il terzo trimestre del 2015, Gartner e IDC sono concordi nel fotografare un mercato più che maturo e in declino costante: molti i fattori che contribuiscono ad alimentare il trend negativo, e il "salvifico" Windows 10 sembra essere uno di questi.
 

Dati Gartner


Gartner calcola in 73,7 milioni i PC (desktop, laptop e ultramobile) messi in commercio negli ultimi tre mesi, un crollo del -7,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso; particolarmente negativi sarebbero i risultati della taiwanese Acer con un -19,9 per cento, mentre Apple è parecchio lontana dai tempi d'oro e cresce di appena l'1,5 per cento.

Per IDC, invece, i PC commercializzati nel terzo trimestre del 2015 dovrebbero ammontare a 71 milioni di unità complessive per un calo del 10,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014; anche qui Acer veste la maglia nera (-25,9 per cento), mentre Apple e i Mac vengono dati in zona negativa (-3,4 per cento) per la prima volta dal 2013.

Dati IDC